Dimissioni Genio civile Catania dopo l’indagine ordinata da Musumeci

Dimissioni Genio civile Catania. L’ingegnere Gabriele Ragusa si è dimesso da direttore dell’Ufficio del Genio civile di Catania.

Le dimissioni arrivano dopo l’indagine interna avviata nei giorni scorsi dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, per accertare omissioni dei vertici di quell’Ufficio negli interventi di somma urgenza sui fiumi della provincia etnea.

Lo stesso governatore ha inoltre disposto l’immediata sostituzione di Ragusa dalla carica di commissario del Parco dell’Etna, a seguito della vicenda, finita sulla stampa, per la ritardata autorizzazione alla Vodafone di registrare uno spot pubblicitario proprio del vulcano.

Sulla questione si era anche espresso sui social il sindaco di Catania Salvo Pogliese che in un post ha scritto: “Stava accadendo una cosa vergognosa. La Vodafone aveva scelto l’Etna come location per il prossimo spot, protagonista Patrick Dempsey. Una possibilità di promozione del nostro territorio enorme, a livello mondiale, e totalmente gratuita.

Ma alcuni burocrati la stavano vanificando, facendo passare giorni e giorni per rilasciare le necessarie autorizzazioni, che in Trentino erano state rilasciate in appena due ore. Me ne sono accorto appena in tempo, grazie alla segnalazione di un mio personale amico, Alfio Fabiano, e riconosco alla regione di essersi attivata subito, dopo la mia sollecitazione, intervenendo tempestivamente presso l’ente Parco Dell’Etna, e di questo ringrazio gli assessori Razza e Pappalardo.

Ringrazio altresì il presidente e i funzionari del Parco per aver compreso il rischio che stavamo passando, provvedendo a correre ai ripari.
Posso oggi annunciare che è stato tutto risolto: le autorizzazioni sono state date, la Vodafone girerà lo spot sull’Etna, e il nostro territorio godrà di una opportunità irripetibile di promozione.”

Dimissioni Genio civile Catania: indagine interna per grave negligenza e mala amministrazione

“Nella gestione dell’Ufficio del Genio civile di Catania emergono ipotesi di grave negligenza e di mala amministrazione, soprattutto in relazione alle omesse azioni preventive per la sicurezza degli alvei dei corsi d’acqua. Ho disposto un’immediata attività ispettiva affinché entro le prossime 24 ore vengano accertate le responsabilità”.

Aveva dichiarato il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, dopo che, nelle scorse settimane, il capo del Genio civile di Catania non aveva ritenuto di intervenire con somma urgenza per liberare da detriti e rifiuti gli alvei di fiumi e torrenti ricadenti nel territorio della provincia etnea.

“Analoga indagine – ha aggiungto il governatore – ho disposto a carico dei vertici del Genio civile di Palermo, per le medesime circostanze, mentre voglio verificare la corretta attività di vigilanza esperita dal dirigente generale del Dipartimento regionale tecnico. Non è più tollerabile che, per dolo o per colpa di chi ricopre ruoli di alta responsabilità, debbano pagare sempre e solo i cittadini. Da adesso, alla Regione chi sbaglia paga!”.

Resta in bilico la sorte del capo Ufficio del Genio civile di Palermo e dello stesso direttore generale del dipartimento Tecnico della Regione.