Dimessi allenatore e direttore sportivo del Palermo: non eravamo nel progetto
“La mia è una scelta ponderata presa col senso di responsabilità che ho verso i tifosi, la città e la squadra”. Così nella lettera di dimissioni da allenatore del Palermo di Silvio Baldini, presentata ieri al presidente, Dario Mirri, e al dg, Giovanni Gardini, e da lui letta in una conferenza stampa con l’ex ds Renzo Castagnini per spiegarne le ragioni.
“Sento di non essere parte del progetto della società e questo non mi consente di lavorare con la giusta mentalità come l’anno scorso. Sento che non posso portare la squadra in serie A, né nel breve né a lungo termine”.
“Volevo andare in Serie A con il Palermo, ma il gruppo non c’era più. Preferisco andare via adesso che mettere in difficoltà questa piazza. Non sono uno che si tiene lo stipendio, fa brutte figure nelle prime cinque giornate e si fa cacciare”.
“L’anno scorso abbiamo vinto i playoff non perché eravamo la squadra più forte, ma il gruppo più forte – ha detto Baldini – e ora quel gruppo non c’è più”.
“Dopo il 4-0 con il Pisa in 30 minuti ho capito che quella era la prova che non c’era più il gruppo. Un mese fa li avrebbe presi il Pisa 4 gol in 30 minuti. Ci siamo resi conto dei problemi. Quindi è giusto che il Palermo vada avanti senza di me” ha concluso Baldini.