Detrazioni figli a carico: cosa cambia per i contribuenti
Detrazioni figli a carico. La legge 27 dicembre 2017, n. 205 entrata in vigore 01/01/2018 meglio conosciuta come Legge di Bilancio 2018 prevede numerose misure a favore dei contribuenti. Oggi focalizziamo la nostra attenzione su quella che alza il limite di reddito complessivo per considerare i figli fiscalmente a carico.
Il beneficio fiscale è previsto per tutti i contribuenti che hanno figli fiscalmente a carico ed è disciplinato dall’articolo 12, comma 2, del TUIR, che ne stabilisce i termini e le condizioni per il riconoscimento della detrazione che diminuisce l’imposta dovuta dal contribuente.
L’entrata in vigore della nuova normativa (commi 144-bis e seguenti della Legge n. 205/2017) modifica la detrazione per figli a carico prevedendone un innalzamento del limite di reddito affinché i figli possano essere considerati fiscalmente a carico passando dagli attuali €. 2.840,51 a euro 4.000. Bisogna fare attenzione, tale beneficio, però, riguarda solamente i figli al di sotto dei 24 anni di età e si applicherà solo a partire dal 1° gennaio 2019.
Il principale requisito per avere figli considerati a carico è che questi non abbiano un reddito complessivo superiore alla suddetta soglia, tenendo conto anche di altri redditi e al lordo degli oneri deducibili, pertanto a beneficiare della detrazione fiscale per figli a carico saranno tutti i contribuenti, indipendentemente si tratti di figli naturali riconosciuti o quelli adottivi e affidati o affiliati.
Detrazioni figli a carico: come vengono determinate
Affinché il contribuente possa beneficiare della detrazione, deve indicare in dichiarazione (modello Redditi PF o modello 730 quadro dei familiari a carico) i codici fiscali dei figli; inoltre occorrerà inserire anche il numero dei mesi in cui il figlio risulta a carico e la percentuale di carico (ricordiamo che i coniugi possono indicare il figlio al 50% oppure il coniuge con il reddito più elevato al 100%).
Ai contribuenti che beneficiano della detrazione per figli a carico sono stati riconosciute le seguenti detrazioni:
• per ogni figlio dai tre anni in su da 800 a 950 euro;
• per ogni figlio sotto i tre anni da 900 a 1220 euro ;
Il legislatore ha voluto tutelare i minori di 3 anni ed i figli portatori di handicap con un importo aggiuntivo per ogni figlio portatore di handicap da 220 a 440 euro.
Ricordiamo che le detrazioni per figli a carico vengono determinate sulla base di alcune variabili (diverse per ogni famiglia) che sono:
• reddito;
• età dei figli;
• numero di figli;
• presenza di figli disabili.
Riportiamo di seguito alcuni esempi di calcolo delle detrazioni per i figli a carico che variano in funzione del proprio reddito, più alto sarà il reddito, minori saranno le detrazioni fino a scomparire del tutto per redditi sopra i 95.000 euro in caso di un solo figlio, mentre in presenza di più figli, l’importo di 95 mila euro è aumentato per tutti di 15 mila euro per ogni figlio successivo al primo.
Esempi di calcolo delle detrazioni per figli a carico maggiorenni, minorenni e disabili :
Maggiore di 3 anni = 950 x (95.000 – Reddito Complessivo)/95.000;
Minore di 3 anni = 1.220 x (95.000 – Reddito Complessivo)/95.000;
Portatore di handicap Maggiore di 3 anni = 1.350 x (95.000 – R.C.)/95.000;
E così, per fare un esempio, il signor Bianchi con un reddito annuo di 70 mila euro ed un figlio di 19 anni a carico (al 100%), avrà diritto ad una detrazione fiscale teorica di 250 euro.
Qualora il coniuge abbia un reddito più basso è consigliabile che il figlio venga messo a carico al 50% in modo tale da utilizzare una maggiore detrazione.
In sostanza se il Sig. Bianchi menzionato prima, dichiarasse il proprio figlio di 19 anni al 50% vero è che dimezzerebbe la propria detrazione ma contestualmente permetterebbe alla moglie, con un reddito di 30 mila euro di dichiarare l’altro 50% del figlio usufruendo di una detrazione di 325 euro che sommate ad i 125 euro del marito porterebbero ad una detrazione complessiva di 450 euro, sicuramente più conveniente.
Ricordiamo ancora una volta che tale beneficio, però, riguarda solamente i figli al di sotto dei 24 anni di età e si applicherà solo a partire dal 1° gennaio 2019.