Cronaca

Decreto Ristori: 5 miliardi per le categorie colpite dall’ultimo Dpcm

Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al Decreto Ristori, l’ultima misura pensata per alleviare le difficoltà economiche di lavoratori e aziende in difficoltà a causa della pandemia di Covid e delle nuove misure restrittive contenute nell’ultimo DPCM.

Il decreto introduce nuovi contributi a fondo perduto a favore delle imprese che hanno subito un importante calo del fatturato, per un valore pari dal 100% al 200% di quanto hanno già ricevuto nel decreto Rilancio; mentre per i settori più colpiti dalla crisi l’aiuto arriverà al 400%.

Una manovra da oltre 5 miliardi, secondo il Governo. E le risorse saranno a disposizione immediatamente.

Per i ristoranti fino a 400.000 euro di fatturato l’importo medio previsto sarà di 5.173 euro. L’entità dei contributi va crescendo, fino ad arrivare a 25.000 euro per i ristoranti con un fatturato di oltre cinque milioni.

Anche per sale da concerto e teatri i fondi erogati rispecchieranno la fascia di fatturato, e varieranno da 5.000 fino a 30.000 euro.

L’Agenzia delle entrare metterà a disposizione una piattaforma sul proprio sito internet per permettere di presentare le nuove istanze e quantificare il contributo, sulla base degli stessi parametri utilizzati per chi lo aveva già ricevuto in precedenza

I contributi verranno pagati con un bonifico diretto dall’agenzia delle entrate sul conto corrente del richiedente. Entro metà novembre i fondi arriveranno alle 300.000 aziende che avevano già aderito al dl Rilancio dello scorso aprile, e successivamente saranno disponibili anche ai nuovi richiedenti.

Il decreto prevede diversi contributi per i lavoratori dipendenti. Verranno garantite altre 6 settimane di cassa integrazione Covid, che potranno essere utilizzate dal 16 novembre al 31 gennaio 2021. Le aziende coinvolte dall’ultimo Dpcm non dovranno versare i contributi relativi ai lavoratori per il mese di novembre.

Sarà introdotta anche un’indennità da 1.000 euro per i lavoratori stagionali del turismo, i lavoratori dello spettacolo, i venditori porta a porta e i prestatori d’opera.

Aggiunte anche due nuove mensilità di Reddito di emergenza per i “molti cittadini economicamente fragili e le famiglie che stanno pagando un duro prezzo”.

Tassisti e titolari di noleggio con conducente potranno invece usufruire di un indennizzo pari al 100% di quanto hanno percepito con i contributi a fondo perduto della scorsa primavera.

Previsti 400 milioni di euro a sostegno del settore turistico: potranno ricevere contributi le agenzie di viaggio, i tour operatori, e le guide. 100 milioni verranno distribuiti per il ristoro delle perdite subite dagli organizzatori di fiere e congressi.

Il dl Ristori sospende i pignoramenti immobiliari fino alla fine dell’anno. Conte ha anche assicurato che per il momento il Governo non ha intenzione di introdurre nuove tasse: “Il nostro sforzo di tutte le misure che mettiamo in piedi è di non introdurre nuove tasse, già questo è un grande risultato. Vogliamo la pace sociale”.

La deputata catanese del M5s Maria Laura Paxia ha commentato così il nuovo dl: “È un momento complicato e comprendiamo le ansie delle imprese causate da questo nuovo stop, dovuto all’emergenza sanitaria. Il decreto ha come finalità quella di sostenere al meglio il nostro sistema produttivo”.

“In Sicilia, in particolare, è fondamentale sostenere i settori legati al turismo. Nel provvedimento, infatti, sono previsti bonus specifici per diverse tipologie di lavoratori, fra i quali rientrano anche quelli stagionali del turismo e degli stabilimenti termali, ai quali saranno destinati 1000 euro”.

Il deputato alla Camera Eugenio Saitta, del M5s, ha annunciato le misure che coinvolgeranno il mondo della scuola. La didattica digitale integrata verrà potenziata con dei fondi da 85 milioni di euro, “di cui 100mila euro arriveranno negli istituti scolastici della provincia di Catania”.

“Nello specifico saranno oltre 40 le scuole del catanese che beneficeranno dei fondi. Grande attenzione è stata rivolta per gli istituti nei centri medio piccoli. Ad esempio al Rapisardi di Paternò saranno destinati 1500 euro, al Majorana di Scordia oltre 2200 euro e la stessa cifra al Majorana di San Giovanni La Punta. Ancora una volta il governo nazionale si dimostra vicino al mondo della scuola con un’iniezione di fondi necessari per garantire la continuità didattica e il percorso educativo degli studenti”.

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