Dati nazionali Coronavirus oggi, oltre 15.000 i pazienti guariti
Dati nazionali Coronavirus oggi. La protezione Civile nazionale ha pubblicato il bollettino aggiornato dei casi di contagi, ricoveri e decessi causati dal Coronavirus ad oggi martedì 31 marzo.
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Dati nazionali Coronavirus oggi, tutto chiuso fino a dopo Pasqua
Oggi si è tenuta la consueta conferenza stampa di aggiornamento sul Coronavirus della Protezione Civile. Secondo l’ultimo aggiornamento, ad oggi in Italia sono stati registrati 105.792 casi risultati positivi. Il numero di guariti è 15.729, mentre 12.428 sono i deceduti.
Quadro riepilogativo:
Deceduti: 12.428 (+837)
Guariti: 15.729 (+1.109)
Positivi attuali: 77.635 (+2.107)
Totale casi: 105.792 (+4.053)
Il ministro della Salute Roberto Speranza ha confermato che le attuali misure di contenimento rimarranno confermate almeno fino a Pasqua. Dopo si inizierà a valutare le modalità per la riapertura e il ritorno alla normalità, anche se probabilmente si dovrà aspettare almeno inizio maggio. La ripartenza avverrà sicuramente in maniera graduale, partendo dalle industrie e dalle attività produttive.
In un secondo momento potranno riprendere a lavorare anche i negozi con poco contatto con il pubblico, per passare poi a bar e ristoranti. Rimane ancora incerto che tipo di decisioni verranno adottate per la ripresa dell’anno scolastico.
Brusaferro (ISS): “Siamo su un altopiano, adesso bisognerà scendere”
Secondo le previsioni fatte da Confindustria, nel caso in cui la fase acuta dell’emergenza Coronavirus dovesse terminare a maggio, il calo del Pil potrebbe contenersi attorno al 6%. Ogni ulteriore settimana di blocco comporterà invece un calo dello 0,75%.
Il rapporto del Centro studi di Confindustria affronta anche il tema del rilancio dell’economia italiana. La ripartenza nel secondo semestre del 2020 verrà rallentata dalla scarsa domanda di beni e servizi, con un netto calo dei consumi delle famiglie rispetto ai valori registrati l’anno scorso. Il totale della spesa privata sarà inferiore del 6,8% rispetto al 2019.
“Dai dati si evidenzia che siamo arrivati al plateau, a un altopiano, ora auspichiamo che questo plateau sia il picco, speriamo che cominci a calare. Ma se non stiamo attenti rischiamo che ricominci a salire”. Queste le considerazioni di Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità