Crisi al Comune di Palermo. Non è un buon momento per l’Amministrazione comunale del capoluogo, dopo il nodo delle valutazione non positiva sul rendiconto 2017, e la reazione del sindaco Leoluca Orlando che ha minacciato di procedere alla denuncia contro i revisori dei conti, continuano i conflitti tra maggioranza ed opposizione.
Fabrizio Ferrandelli, leader dell’opposizione, alcuni giorni addietro ha convocato la stampa per mostrare le dimissioni che ha depositato presso un notaio palermitano, come gesto dimostrativo e di protesta, dimissioni che saranno valide al momento che si raggiungerà il numero utile per costringere Orlando a fare un passo indietro.
Ma anche oggi Ferrandelli torna all’attacco: “Quello che sta accadendo al comune di Palermo è davvero disgustoso. Davanti la criticità dei conti e il conseguente taglio ai servizi, continuiamo a verificare un atteggiamento di bullismo ai danni della città da parte della maggioranza.
Prima il Sindaco si scaglia contro i revisori (organo di garanzia), poi si strumentalizza la relazione tecnica del ragioniere, che conferma la fotografia relazionata dai revisori, ed oggi dopo essersi intascati il gettone di presenza hanno disertato la seduta. Segno di arroganza e disprezzo istituzionale. Sono alla frutta”.
Così il leader dell’opposizione a Palazzo delle Aquile, Fabrizio Ferrandelli che aggiunge: “Io galoppo verso lo scioglimento, per cui stiano tranquilli i sodali del sindaco. Non subiamo i loro giochetti perché l’obiettivo è andare a elezioni anticipate anche tramite l’approvazione da parte del commissario”.
“Le opposizioni in consiglio comunale non perdono occasione per mistificare la realtà, screditando l’istituzione che dovrebbero rappresentare. La maggioranza approverà il consuntivo 2017, ma senza sottostare a ricatti e giochini di bassa lega: la città ha bisogno di risposte, non di buffonate”.
“Questa mattina la maggioranza, di fronte a una opposizione decisa solo a perdere tempo, rimasta fuori dall’Aula e impegnata in una fallimentare caccia alle dimissioni, ha fatto l’unica cosa possibile:
si è riunita con l’assessore e il ragioniere generale per discutere del rendiconto e così approvarlo subito, passando poi al previsionale – continua Chinnici – Le opposizioni vogliono andare al voto? Si dimettano veramente, ma visto che non riescono neanche a mettersi d’accordo fra loro almeno ci lascino lavorare per la città. Fa specie che a fare la morale sul gettone sia chi è abituato a lasciare le sedute poco dopo il loro inizio”.
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