Covid, più difficile il ricambio generazionale nelle imprese familiari

ROMA (ITALPRESS) – La pandemia ha avuto i suoi effetti anche sulle imprese familiari italiane, facendo emergere come il ricambio generazionale sia ancora un tema molto delicato sul quale occorre prestare particolare attenzione. Guido De Vecchi, amministratore delegato di Siref Fiduciaria (Gruppo Intesa Sanpaolo), in un’intervista all’Italpress ha fatto il punto della situazione.

“La pandemia – ha spiegato – ha avuto un effetto molto violento sulla perdita di una buona parte di imprenditori italiani che erano ancora in giovane età, tra 55 e 65 anni, che non avevano ancora pianificato il passaggio generazionale e che improvvisamente sono venuti meno. La struttura corporate in Italia sui settori strategici – ha aggiunto – è solida, sana e ben presidiata, soprattutto da Intesa Sanpaolo e Fideuram che seguono questi temi ormai da più di cento anni. È abbastanza in salute – ha proseguito – perché la liquidità è ben gestita. La nostra è una visione positiva con un’attenzione particolare al passaggio generazionale che è uno dei temi più delicati”.
In Italia la leadership aziendale è detenuta in gran parte dai membri della stessa famiglia e si registrano difficoltà ad accogliere giovani e manager fuori dall’ambito familiare.

“Questo è un tema fondamentale”, ha sottolineato De Vecchi. “Il dato storico ci dice che è difficile che le aziende superino la seconda generazione e nella terza c’è un’alta probabilità di default o che l’azienda venga venduta”. L’ad di Siref Fiduciaria si è soffermato in particolare sugli “imprenditori attualmente al comando delle aziende che hanno difficoltà a passare il testimone. Questo è un momento strategico – ha spiegato -, la pandemia ha decimato centinaia o migliaia di imprenditori in un’età in cui erano ancora in grado di guidare l’azienda ma non avevano pianificato la successione e anche perché parecchi di loro sono ultrasettantenni. In Italia, rispetto alla Francia e alla Germania, la probabilità che le società siano guidate da ultrasettantenni è più alta per il 70%”, ha evidenziato De Vecchi, spiegando anche che alcuni di questi imprenditori hanno “difficoltà a inserire gli eredi, un po’ perché non hanno insegnato loro il mestiere, un po’ perché non hanno ancora deciso chi sarà il delfino”.
In questa circostanza, dunque, nel caso di “un’improvvisa perdita dell’imprenditore”, gli eredi potrebbero trovarsi “costretti a vendere”.

Di fronte a queste criticità si pensa alle possibili soluzioni. “Il vero valore aggiunto di Siref in un gruppo come Intesa Sanpaolo e Fideuram – ha detto – è proprio il fatto di far parte di un campione europeo leader nel wealth management e che è in grado di focalizzare il passaggio generazionale molto prima che questo debba avvenire. Siamo in grado – ha concluso – di gestire il timing dell’operazione, di identificare quali possono essere i delfini in azienda, fare in modo che ci siano le nuove competenze e le nuove generazioni in grado di coprire tutte le aree strategiche della società”.