Covid, Lamorgese “Contro variante Omicron terza dose e prudenza”

ROMA (ITALPRESS) – “La variante Omicron che è stata isolata proviene da Paesi diversi del meridione dell’Africa. Bisognerà comprendere in tempi brevi se tutto questo comporterà una maggiore contagiosità. Al momento sembra che i vaccini mantengano la propria forza, che fino ad ora ci ha salvato. Per questo è ancora più importante che la terza dose sia effettuata quanto prima e la massima prudenza dei cittadini, con mascherine e distanziamento. Mai come ora dobbiamo essere molto collaborativi”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, ospite di Maria Latella a “Il caffè della domenica”, su Radio24. “Noi faremo tutti i controlli – ha aggiunto – domani avrò un incontro con i prefetti e i vertici delle forze dell’ordine per cercare di predisporre un piano che poi i prefetti potranno attuare sui territori. E’ il momento della responsabilità. Se vogliamo vivere con serenità il Natale dobbiamo fare la nostra parte”.

Parlando del Trattato del Quirinale tra Italia e Francia, la titolare del Vimminale ha sottolineato come è “importante, perché crea una stagione di rinnovato slancio nei rapporti tra i nostri Paesi. Grazie al trattato bilaterale anche le politiche migratorie e tutti i temi collegati alla sicurezza potranno essere affrontati con un approccio più efficace, con strumenti innovativi, maggiore cooperazione. Ci saranno incontri continui e il 22 dicembre sarò a Parigi per un nuovo incontro con il ministro francese”.
E sul femminicidio ha continuato: La violenza di genere è un fenomeno purtroppo radicato nella società che va oltre le differenze geografiche, di nazionalità, di ceto sociale. E spesso le stesse donne rinviano le denunce. E un rinvio a volte è fatale. E’ necessario che scatti immediatamente il rivolgersi alle forze dell’ordine, occorre fiducia nelle istituzioni”. “Bisogna creare – ha aggiunto – un coinvolgimento della scuola, del mondo del lavoro, della comunità. La vicinanza alle donne non può essere relegata solo alle forze di polizia o alle tante associazioni sul territorio, noi dobbiamo fare un ulteriore sforzo per prevenire tutto ciò”.