Covid in Sicilia, meno contagi ma anche meno vaccinazioni

I contagi in Sicilia continuano a scendere. Ieri sono registrati 119 nuovi casi e l’incidenza è crollata 0,70%. Quello che preoccupa è la circolazione della variante Delta che oramai è presente ovunque, anche in Sicilia.

“Sono molto allarmato dall’incertezza legata alle varianti, mi dispiace per i sindacati che chiedono di riconvertire i reparti ospedalieri. Noi non sappiamo come andrà a finire tra qualche settimana o qualche mese, il mondo scientifico non ha chiarito del tutto quale sarà l’evoluzione del contagio“. Questini timori del presidente della Regione sicilianaNello Musumeci.

Intanto ieri, con un’ordinanza, il governatore ha prorogato le “zone rosse” di Valguarnera Caropepe, nell’Ennese, e di Santa Caterina Villarmosa, nel Nisseno. In entrambi i territori le restrizioni rimarranno in vigore sino al 1° luglio (compreso).

A confermare che la situazione in Sicilia resta delicata si aggiunge la pubblicazione dalla mappa ECDC aggiornata per l’Europa dove il “rischio Covid “resta nelle regioni del Sud Italia (Sicilia compresa) è più alto che nel resto del Paese. 

A preoccupare c’è anche il rallentamento della campagna vaccinale in tutta la regione, un po’ per il caldo e un poì per un calo definito fisiologico.

Ad oggi sono state 3.605.571, l’85,5% di quelle consegnate si registra però un calo delle prenotazioni en un crollo delle consegne di nuove dosi previste a luglio. 

La Regione comunque garantisce che le dosi ci sono a sufficienza per evitare difficoltà. Già da sabato 26 giugno, Sda recapiterà in Sicilia due nuove forniture di vaccini anti-Covid, per un totale di 44.500 dosi. 

“Entro la fine dell’estate – ha rassicurato Musumeci – contiamo di raggiungere l’immunità di gregge per circa l’80 per cento della popolazione”.

LEGGI ANCHE

DATI CORONAVIRUS DI GIOVEDI’ 24 GIUGNO