Covid, il sindaco di Marsala chiede un reparto di malattie infettive in città

Il nuovo aumento di contagi da Coronavirus in Sicilia continua a preoccupare i sindaci dell’isola. Alberto Di Girolamo, primo cittadino di Marsala, ha deciso di scrivere all’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza per chiedere la predisposizione di un reparto dedicato ai pazienti Covid in città.

Nell’ospedale “Paolo Borsellino” di Marsala infatti non è presente un reparto malattie infettive.

Nella nota pubblicata dal Comune si può leggere che la richiesta si è resa necessaria “alla luce del fatto che sono in aumento, in tutta la provincia trapanese, i casi positivi al Covid-19”.

Non è la prima volta che Di Girolamo avanza una proposta di questo tipo. Già in primavera, nella fase di maggiore espansione del virus in Sicilia, il sindaco di Marsala aveva fatto notare che un reparto di questo tipo in città è necessario.

“La richiesta assieme ad altri importanti servizi ospedalieri, aveva tra l’altro riscontrato attenzione dallo stesso assessore Razza, intervenuto in conferenza stampa circa quattro mesi fa a Palazzo VII Aprile. La nota del sindaco Di Girolamo è stata pure indirizzata al Ministero della Salute, al Presidente della Regione, al Prefetto e al Commissario straordinario dell’Asp di Trapani, nonché al Dirigente regionale del dipartimento Protezione Civile”.

È arrivata la risposta dell’assessore Ruggero Razza all’appello lanciato da Di Girolamo.

“Mi è stato inoltrata una dichiarazione del sindaco di Marsala. Non meriterebbe risposta, visto che interviene solo per utilizzare il tema a fini elettorali, ma si legge che sta difendendo l’ospedale dalla conversione in Covid Hospital. Non so dove abbia letto questa eventualità e non so neppure chi gli abbia messo in testa che esista tale indicazione che, invece, è smentita da tutti gli atti di programmazione vigenti. Al momento attuale, considerato l’andamento pandemico, per il bacino Palermo-Trapani sono già attive altre strutture ospedaliere”.

“Se la curva epidemica dovesse crescere penso sia interesse di tutti che venga riattivato il dispositivo utilizzato mesi addietro. A meno che non si vogliano tenere i cittadini bisognosi senza cure. Ma al momento, tenuto conto dell’andamento attuale, non ci sono indicatori che portino a dovere compiere scelte diverse da quelle già assunte”.

Razza afferma che “il governo della Regione monitora giornalmente la situazione, unitamente a tutte le aziende sanitarie”.

“So che non lo faranno ma continuo a sperare che la campagna elettorale per le amministrative, in tutta la Sicilia, non sia l’occasione per strumentalizzare il sistema sanitario regionale che ha dato e continua a dare prova di importanti performance”.