Corso dei Mille, arrestato dopo inseguimento: “Sorpreso con hashish”

Corso dei Mille, arrestato dopo l’inseguimento. La polizia ha fatto scattare le manette per Claudio Dalfone, palermitano di 29 anni, accusato dei reati di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio e di resistenza a pubblico ufficiale.

I poliziotti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, durante il consueto servizio di controllo del territorio a Palermo, nel transitare da corso Dei Mille angolo vicolo Nuccio hanno notato un gruppo di persone intente a dialogare tra di loro, le quali, alla vista della volante della Polizia, si sono allontanate frettolosamente in direzioni diverse, tentando di far perdere le loro tracce.

Corso dei mille, addosso cinque stecche di hashish

Ne è scaturito un lungo inseguimento a piedi, nel corso del quale gli agenti sono riusciti a raggiungere e bloccare con fatica, a causa della violenta resistenza opposta, uno dei fuggitivi. Dalfone durante la fuga, come hanno accertato i poliziotti, “si era disfatto di cinque stecche di hashish. Altre due le nascondeva addosso”.

All’interno della sua abitazione, sottoposta a perquisizione, gli agenti hanno rinvenuto, inoltre, una lama in metallo con evidenti tracce della stessa sostanza stupefacente.

Resistenza a un pubblico ufficiale, cosa dice il codice penale

Chiunque usa violenza o minaccia per opporsi a un pubblico ufficiale [357] o ad un incaricato di un pubblico servizio [358], mentre compie un atto di ufficio o di servizio, o a coloro che, richiesti, gli prestano assistenza, è punito con la reclusione da sei mesi a cinque anni [339].

Cassazione penale sezione VI 13 gennaio 2010 n. 3970

L’integrazione del reato di resistenza a pubblico ufficiale, come prevede la Cassazione penale, non richiede che sia impedita, in concreto, la libertà di azione dello stesso, essendo sufficiente che si usi violenza o minaccia per opporsi al compimento di un atto di ufficio o di servizio, indipendentemente dall’esito positivo o negativo di tale azione e dall’effettivo verificarsi di un impedimento che ostacoli il compimento degli atti predetti.