Come in molti temevano, anche a Palermo l’inizio dell’anno scolastico sta vivendo diverse difficoltà dovute alla pandemia di Coronavirus. Nelle prime settimane dalla riapertura, in diversi istituti del capoluogo siciliano si sono registrati casi di positività tra studenti, professori, e personale amministrativo.
L’ultima struttura coinvolta è la succursale del liceo Garibaldi, in via Arimondi. Uno studente sarebbe risultato positivo al tampone rino-faringeo, e di conseguenza la preside Maria Vodola ha disposto la sanificazione straordinaria dell’istituto. Il plesso rimarrà chiuso il 5 e il 6 ottobre, come si può leggere nella nota pubblicata dalla direzione: “I locali della sede succursale di via Arimondi resteranno chiusi per procedere alla loro sanificazione. Le attività didattiche proseguiranno da remoto. Gli alunni attiveranno il collegamento attraverso Google Classroom, secondo l’orario scolastico in vigore da lunedì 5 ottobre pubblicato nel sito”.
Non è ancora chiaro però se terminate le operazioni di sanificazione gli alunni potranno rientrare in classe o verranno prorogate le lezioni a distanza.
Nel frattempo, anche la sede centrale del Garibaldi situata in via Rotolo Canonico ha deciso di chiudere le porte lunedì 5 ottobre per igienizzare aule e corridoi.
Si è optato per lo smart learning anche all’Umberto I, dove due classi faranno lezione da casa “fino a nuova disposizione” dopo che alcuni studenti hanno contratto il Coronavirus.
In isolamento anche una quinta liceo del Don Bosco.
Secondo il protocollo sanitario in vigore, nel caso in cui uno studente o un docente di un istituto scolastico dovesse risultare positivo, deve essere l’Asp di riferimento a occuparsi del contact tracing e a decidere sull’opportunità di mettere in quarantena una classe o un’intera scuola.
Fino ad ora però i presidi, nella maggior parte dei casi, hanno deciso di far rimanere a casa l’intera classe in via precauzionale.
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