Corleone, sequestrati 5 milioni al titolare di una concessionaria

Due immobili, quattro terreni e disponibilita’ finanziarie riconducibili a un imprenditore palermitano evasore sono stati sequestrati dai militari del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza.

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di redazione

Due immobili, quattro terreni e disponibilità finanziarie riconducibili a un imprenditore palermitano evasore sono stati sequestrati dai militari del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Palermo che ha eseguito il decreto di sequestro preventivo emesso dal gip del Tribunale del capoluogo, su proposta della Procura della Repubblica, del patrimonio di un imprenditore denunciato dalle stesse Fiamme Gialle per aver omesso la presentazione delle dichiarazioni fiscali degli anni dal 2007 al 2009. L’imprenditore, originario di Corleone, era a capo di una rivendita di automobili della provincia palermitana che nel giro di pochi anni aveva raggiunto ingenti volumi di affari attraverso articolate frodi all’Iva comunitaria che hanno consentito alla sua azienda di porsi sul mercato a prezzi molto competitivi con prezzi nella media inferiori di circa il 20% (pari all’Iva non versata) sulla vendita di auto lussuose di grossa cilindrata, ma anche sulle più piccole citycar, provenienti prevalentemente dalla Germania. I finanzieri del Nucleo di polizia tributaria di Palermo erano a lui risaliti partendo da un controllo nei confronti di un’altra concessionaria di auto del corleonese, risultata essere, di fatto, una cartiera per l’emissione di fatture false, intestata fittiziamente ad un venditore ambulante di frutta e verdura, peraltro pregiudicato. Al termine della verifica, nel marzo del 2011, la Guardia di Finanza aveva contestato all’imprenditore e ad altri soggetti coinvolti nella frode all’IVA dallo stesso architettata violazioni per utilizzo di fatture per operazioni inesistenti emesse da soggetti compiacenti per 3,5 milioni di euro e la conseguente evasione alle imposte sui redditi e sul valore aggiunto. L’imprenditore, una volta scoperto dalle Fiamme Gialle, aveva poi costituito una seconda società gemella della prima, utilizzando i medesimi uffici e le stesse strutture espositive, nel tentativo di proseguire nello svolgimento dell’illecita attività con altra impresa apparentemente ripulita. Ma anche questa seconda società è stata gestita in completa violazione degli obblighi di legge, omettendo la presentazione delle dichiarazioni fiscali sin dalla sua costituzione (2007). Una nuova verifica effettuata dai finanzieri su questa società, conclusa alla fine dello scorso anno, ha permesso di scoprire una base imponibile sottratta ad Iva e imposte sui redditi, tra il 2007 ed il 2008, determinata in oltre 10 milioni di euro, con mancato pagamento di imposte per 5 milioni. Ma oltre a evadere il fisco l’imprenditore corleonese, durante la gestione delle sue società, si era anche reso responsabile dei reati di associazione a delinquere finalizzata alla truffa e all’appropriazione indebita, di falso in pregiudizio di ignari clienti delle concessionarie auto che avevano lasciato le proprie autovetture in conto vendita senza poi ricevere il corrispettivo della vendita o di altri che, acquistata l’auto, non ricevevano mai i documenti di circolazione e finanche di violenza privata e lesioni nei confronti del titolare di un agenzia; per questi fatti, nel mese di agosto 2009, l’imprenditore era stato arrestato insieme ad altri sei soggetti, su ordine della Procura della Repubblica di Termini Imerese, dopo le indagini svolte dai finanzieri. Il Tribunale di Palermo, con l’emissione del provvedimento di sequestro ora eseguito, tenuto conto della analitica ricostruzione del reale volume d’affari effettuata dalle Fiamme Gialle, ha disposto il sequestro di tutti i beni nella disponibilità dell’indagato nella misura equivalente alle imposte evase, al fine di garantirne il concreto recupero.