Contrabbando di gasolio agricolo a Messina: quattro misure cautelari

Una truffa ben congegnata che girava intorno al gasolio agricolo a Messina. I finanzieri del Comando Provinciale hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 4 persone e procedendo ad oltre 20 perquisizioni e al sequestro di 2,5 milioni di euro disarticolando un’associazione a delinquere che gestiva contrabbando di prodotti petroliferi.
L’indagine è coordinata dalla Procura guidata da Maurizio De Lucia.

Il gasolio agricolo formalmente destinato agli agricoltori, quindi gravato da un’imposta minore, di fatto arrivava a terzi , prevalentemente autotrasportatori, che, invece, non avevano alcun diritto all’imposta agevolata. Una truffa allo Stato perpetrata tra il 2017 e il 2019, grazie a false dichiarazioni.

Il gruppo criminale ha venduto oltre 5milioni di litri di gasolio, che avrebbe dovuto essere assoggettato a maggiore imposta, come se fosse semplice gasolio agricolo. Al centro dell’inchiesta è finita una società siciliana che opera nel settore del commercio all’ingrosso di prodotti petroliferi.

Il risparmio di imposta sarebbe stato di 2mln 496.117 euro. Al centro dell’inchiesta c’è l’amministratore di fatto di una società che commerciava in prodotti petroliferi, con sede amministrativa a Francavilla di Sicilia e sede legale in provincia di Catania.

Coinvolto un palermitano di 61 anni, autotrasportare di fiducia dell’organizzazione e proprietario di un autoarticolato sottoposto a sequestro. L’uomo è solo indagato.

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