Contagi, Musumeci: “La Sicilia non è in emergenza ma la guardia resta alta”

Si è inaugurata stamattina una “Unità operativa” di Medicina con sedici nuovi posti di terapia sub-intensiva all’interno dell’ospedale “Garibaldi-Centro” di Catania alla presenza del presidente della Regione Nello Musumeci insieme agli assessori alla Salute Ruggero Razza e alle Politiche sociali Antonio Scavone, il direttore generale dell’Azienda sanitaria Fabrizio De Nicola e il sindaco Salvo Pogliese.

In occasione dell’inaugurazione il governatore ha voluto sottolineare: “Oggi, la Sicilia nonostante l’aumento dei contagi nell’ultima settimana non può considerarsi in zona di emergenza”.

“Le zone rosse? Non si pensano – ha sottolineato Musumeci – si decidono nel tempo di qualche ora, non si pianificano. Se il numero dei contagi è particolarmente alto e arriva la conferma da parte del Dipartimento prevenzione e la richiesta non vincolante dei sindaci, quel Comune viene dichiarato zona rossa. Diventa una necessità per evitare che il contagio possa dilagare e resta sempre una scelta sofferta”. 

Tornando al nuovo reparto del Garibaldi Musumeci ha dichiarato: “Questa è la prima delle 79 opere che siamo stati autorizzati a realizzare da Roma. E’ una grande soddisfazione. La Sicilia, in questa vicenda del Coronavirus, ha dimostrato di avere le carte in regola per competere con quelle regioni, soprattutto del Nord, considerate infallibili sul piano dell’efficienza. Lo dico con legittimo orgoglio a merito di tutti gli operatori perché si sono attivati perché i risultati arrivassero presto. Sulla sanità non si risparmia per raggiungere gli obiettivi, bisogna solo evitare gli sprechi. Questo è quello che abbiamo fatto”. 

Potenziamento strutture sanitarie in Sicilia

Procede, quindi, spedito il Piano di potenziamento delle strutture sanitarie siciliane, gestito dalla struttura che fa capo al governatore siciliano nelle vesti di commissario delegato, tanto da fare l’Isola la prima regione nell’avanzamento del programma di riqualificazione della Rete ospedaliera. Entro fine mese saranno aperti anche due reparti all’ospedale di Ribera (terapia intensiva e sub-intensiva) nei quali, anche in queste giornate festive, fervono i lavori di completamento.

Il Piano riguarda 16 delle 19 Aziende ospedaliere della Regione: il punto d’arrivo è portare a 700 i posti di terapia intensiva complessivamente disponibili nel territorio e adeguare le strutture dei Pronto soccorso. E’ prevista una spesa di 240 milioni di euro, provenienti dal Piano nazionale varato dalla Struttura guidata dal generale Francesco Paolo Figliuolo, nuovo commissario straordinario per l’emergenza Covid-19 e da un co-finanziamento della Sanità regionale.

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