Contagi in Sicilia in discesa, ma salgono ricoveri e terapie intensive
I numeri dei contagi scendono in Sicilia, ieri per la prima volta dopo oltre quattro settimane si sono registrati meno di mille nuovi positivi.
A fronte di oltre 20 mila tamponi sono stati 875 i nuovi positivi, ma il numero dei deceduti è sempre alto (32) e soprattutto crescono gli ingressi in terapia intensiva (+4).
Il numero sempre molto alto dei guariti giornalieri permette ancora un turn-over negli ospedali che garantisce una certa disponibilità: anche se alla rianimazione dell’ospedale di Partinico ci sono solo due posti liberi su dodici.
Situazione ancora critica a Bagheria dove i positivi sono in continuo aumento, secondo l’ultimo bollettino fornito dall’Asp sono 539 (+11), e salgono anche i decessi 75, ben 4 in più in confronto alla precedente rilevazione. In totale nel distretto che, oltre Bagheria, comprende anche Altavilla, Santa Flavia, Casteldaccia e Ficarazzi, i positivi attuali sono 1.011.
La flessione settimanale è evidente anche in scala provinciale, con Catania che segna il maggior ribasso, pari a -43%, seguita da Agrigento con -33%, Messina e Ragusa con -29%, Trapani e Siracusa con -27%, Caltanissetta con -25%, Enna con -18% e Palermo, ultima con -17%.
Nuova terapia con anticorpi
Sul fronte terapeutico della malattia c’è invece un’importante novità: la Germania che si prepara a diventare il primo Paese dell’Unione europea che utilizzerà il trattamento sperimentale a base di anticorpi già approvato tra gli altri dagli Stati Uniti.
Il costo per il momento sembrerebbe tuttavia proibitivo per un uso su larga scala di questa terapia. Il cocktail di anticorpi sarà utilizzato negli ospedali universitari tedeschi a partire dalla prossima settimana, ma anche l’Italia esplora questa possibilità terapeutica.
Venerdì l’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, ha pubblicato un bando per lo studio clinico di questa cura, che dalle prime indicazioni sembrerebbe funzionare soprattutto sui pazienti allo stadio iniziale della malattia e eviterebbe le complicazioni gravi.
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