Contagi in salita ma si accelera sulle vaccinazioni: l’Europa ci promuove
I dati dei nuovi contagi in Sicilia sono in lieve crescita da tre giorni, ma non c’è ancora motivo di allarmarsi. I dati sui ricoveri e i decessi sono invece ancora contenuti e si pensa possa trattarsi si una normale oscillazione della curva dettata dal numero dei tamponi e dall’arrivo delle varianti nell’Isola.
Il tasso di positività ieri è salito al 2,4% rispetto al 2% di mercoledì. Un incremento del 28% nell’ultima settimana con Palermo al primo posto (ieri 214).
Ma una buona notizia arriva dall’Europa, dove l’Ecdc il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, ha pubblicato la nuova mappa delle zone ad alto rischio contagio da Covid-19 nell’Ue e la Sicilia figura di colore arancione che tradotto vuol dire che l’Isola è considerata tra le aree a minor rischio Covid.
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Nonostante l’aumento dei nuovi casi infatti, è calato il numero delle vittime ma anche quello dei ricoveri (-16), anche se è c’è un posto in più in terapia intensiva occupato.
Si accelera sul fronte della campagna vaccinale. A Palermo, ad esempio, con il nuovo Centro vaccinale è ormai più agevole effettuare un gran numero di vaccinazioni al giorno, sia agli over 80 che in questo momento rappresentano il target, che parallelamente ai docenti e al personale scolastico che viene invece vaccinato con Astrazeneca, unitamente alle forze dell’ordine.
E’ proprio di ieri, infatti, la notizia del via libera alla prenotazione dei docenti e del personale scolastico statale di tutta la Sicilia, un segnale molto atteso dopo i malumori dei giorni precedenti.
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Secondo la Fondazione Gimbe, la Sicilia si colloca all’undicesimo posto tra le regioni italiane se si tiene conto della percentuale della popolazione che ha completato il ciclo vaccinale: in percentuale corrisponde al 2,13 rispetto alla media italiana che si attesta invece al 2,25%. Tra gli over 80, ha completato il ciclo vaccinale l’1,4% contro il 2,9% della media italiana.
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