Contagi in salita in Sicilia e gli ospedali tornano in affanno

Si teme che i numeri in salita registrati in questi ultimi giorni siano il segnale dell’arrivo delle temuta terza ondata dell’epidemia.

Il segnale più preoccupante arriva dagli accessi in pronto soccorso come quello registrato a Villa Sofia dove il 20 per cento dei pazienti visitati viene trovato positivo. Ieri, al Covid Hospital del Cervello, 33 pazienti positivi, di cui uno in attesa, con un tasso di sovraffollamento del 165 per cento in linea con l’incremento dell’ultima settimana.

Si paga in questi giorni il prezzo delle riunioni di famiglia durante le feste, si attendeva, ma forse non così presto. I nuovi casi sembrano superare perfino quelli registrati tra ottobre e novembre e la curva dei contagi non accenna a diminuire nonostante i divieti.

Ieri, a Palermo su 2304 tamponi rapidi effettuati tra il drive in, l’aeroporto e il porto, sono stati scoperti 165 asintomatici, 161 dei quali solo alla Fiera del Mediterraneo. 

Torna anche l’incubo focolai. Preoccupa quello registrato in una casa di riposo di via Cesareo con otto positivi, ma anche nel quartiere Paglierelli di Palermo si conta un’impennata di contagi: l’allarme arriva dal parroco.

Casi di Covid anche in Tribunale, dove due magistrati sono risultati positivi e quattro colleghi sono in quarantena. Da ieri, inoltre, è chiusa al pubblico la postazione comunale decentrata Boccadifalco di piazza Pietro Micca dopo che una dipendente è stata trovata positiva e a Monreale positivo un agente della polizia municipale.

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