Contagi e zone rosse, Costa: “Quel che conta è la pressione sugli ospedali”

I contagi crescono ma mai come adesso questo è un dato relativo, quel conta è il tasso di positività e sopratutto la pressione sugli ospedali, motivo per cui la città di Palermo è in zona rossa e ci resterà almeno fino al 14 aprile.

Ieri sono stati registrati altri 998 i nuovi casi di Coronavirus su un numero molto alto di tamponi rispetto al giorno precedente 24.958 tamponi (tra molecolari e test rapidi) e un tasso di positività che è sceso al 4%.

Ma è guerra di dati, secondo la Protezione Civile Nazionale il numero totale dei nuovi positivi dall’1 al 7 aprile confermerebbe il superamento in tutta l’area metropolitana della soglia di 250 nuovi positivi ogni 100mila abitanti.

Ma il Commissario Costa sottolinea: “il dato numerico è sterile, poco importa se l’incidenza sia a 209 o a 250. A Palermo il trend dei contagi era in aumento, ma ancora ci sono ampi margini di ricovero sia ordinario che in terapia intensiva con posti disponibili al Policlinico, all’ospedale Civico, in quello di Termini Imerese e a Petralia”.

La struttura in maggiore sofferenza è il Covid Hospital di Partinico e il Cervello dove, oltre ai posti di degenza Covid, sono pieni anche i 16 di terapia intensiva.

Ieri intanto è stato divulgato dalla Regione Siciliana, assessorato alla Salute, un documento con tutti i dati dei contagi al 2 aprile suddividi relativi alle circoscrizioni di Palermo e i Comuni della provincia.

Resi noti anche i dati sui ricoveri nelle varie strutture della città, in percentuale.

Intanto la Diocesi di Palermo «per motivi di cautela» ha sospeso il catechismo per effetto della zona rossa e gli incontri di gruppi, associazioni e movimenti. Dove possibile, l’indicazione è di continuare in modalità online: rimane invariata la possibilità di celebrare le Messe.