Cronaca

Consorzi di bonifica, la giunta approva il disegno di legge di riforma

La giunta regionale, nella seduta di oggi, ha approvato il disegno di legge di riforma dei Consorzi di bonifica e dell’intero sistema dell’irrigazione in Sicilia. La legge è ispirata al principio della integrazione degli obiettivi della tutela dell’equilibrio idrogeologico del territorio, dell’uso integrale e razionale della risorsa idrica e della garanzia di un servizio essenziale per l’agricoltura. Prevede, fra l’altro, la riduzione da 13 a 4 enti e una revisione del sistema tariffario e di finanziamento.

«Questa riforma rappresenta un risultato storico per la Sicilia – afferma il presidente della Regione Renato Schifani – Si tratta infatti di un provvedimento tra i più attesi che rappresenta una svolta importante nella gestione delle risorse idriche per l’irrigazione. Un uso più razionale dell’acqua per l’agricoltura è fondamentale per questo settore di eccellenza, anche in considerazione dei cambiamenti climatici che, come abbiamo visto quest’anno, causano repentini stravolgimenti atmosferici passando in breve tempo dalla siccità alle alluvioni, cioè da un’emergenza all’altra. Il mio governo sta avviando una stagione di riforme con la quale vogliamo cambiare il volto della Sicilia nei prossimi 4 anni».

La legge interviene nelle competenze di tutti gli attori coinvolti (Regione, agricoltori, Consorzi, altri soggetti pubblici e privati), definendole con chiarezza e allineando la Sicilia al quadro normativo europeo e nazionale in materia. In questo modo sono state superate le criticità che si sono manifestate nell’ultimo trentennio, a partire dalla normativa del 1995 (L.R. 45) e dei tentativi di riforma avviati, ma mai giunti a completa attuazione.

La riforma è stata voluta fortemente dal vicepresidente della Regione e assessore all’Agricoltura Luca Sammartino, soddisfatto per il testo di legge predisposto dopo mesi di confronto e dialogo con produttori, agricoltori, associazioni di categoria, sindacati, al termine di un lavoro che ha visto l’ufficio di gabinetto e il dipartimento regionale Agricoltura guidato da Dario Cartabellotta impegnati per esitare il testo in tempi celeri: «La riforma del settore non era più derogabile – dice Sammartino –. La nuova legge, che adesso affidiamo all’Ars con la speranza che si possa addivenire all’approvazione in tempi brevi, è una vera rivoluzione per l’agricoltura siciliana. La dota, infatti, di un sistema di irrigazione e bonifica organizzato sui principi della coerenza dei bacini idrografici e dell’uso razionale della risorsa idrica e – nuovamente, dopo lungo tempo – del coinvolgimento dei produttori».

L’urgenza e l’inderogabilità della riforma è data dalle sfide poste dal cambiamento climatico, con i correlati rischi di calamità e di siccità, oltre che dall’esplicito impegno sottoscritto dalla Regione con lo Stato alla riorganizzazione del comparto. Il testo di legge prevede che in luogo degli attuali tredici enti (gli undici consorzi “storici” ed i due consorzi della Sicilia occidentale e orientale) si passerà a un assetto basato su quattro organismi corrispondenti a bacini idrografici omogenei: Nord-orientale (province di Catania e Messina, parte delle province di Siracusa e di Enna), Nord-occidentale (province di Palermo e Trapani), Sud-occidentale (provincia di Agrigento, parte delle province di Palermo, Trapani, Caltanisetta ed Enna) e Sud-orientale (provincia di Ragusa, parte delle province di Siracusa e Caltanissetta). Un assetto definito seguendo i confini naturali e non quelli amministrativi, secondo un principio concordato in sede di intesa fra Stato e Regioni fin dal 2008. I quattro nuovi Consorzi avranno la forma di enti economici di diritto pubblico associativi, restituendo la gestione agli agricoltori. Saranno infatti i consorziati a eleggere, per ogni Consorzio e con mandato quadriennale, tre componenti su quattro del consiglio d’amministrazione, inclusi i presidenti ed i vicepresidenti, mentre la Regione designerà un solo componente (con mandato a titolo gratuito) oltre ai revisori. La Regione assumerà le funzioni di vigilanza e coordinamento, continuando a garantire gli investimenti necessari per la realizzazione e l’efficientamento delle opere pubbliche di raccolta e distribuzione.

Altro elemento centrale della riforma è la revisione del sistema tariffario e di finanziamento. Gli attuali Consorzi saranno destinati alla liquidazione, senza nuovi oneri per la Regione, con le infrastrutture e gli strumenti che passeranno ai nuovi organismi. La legge di riforma prevede che il personale – sia stagionale che a tempo indeterminato – transiterà alle dipendenze dei quattro Consorzi di bonifica, con l’applicazione del contratto collettivo di categoria.

Redazione

Recent Posts

Conte “Il Movimento resti progressista o dovrà trovarsi un altro leader”

“Da oggi a domenica i nostri iscritti potranno votare online e decidere quel che saremo.…

3 ore ago

In Sicilia 253 trapianti di organi nel 2024, la regione modello di riferimento

Nel 2024 sono stati eseguiti in Sicilia 253 trapianti di organi, rispetto ai 125 del…

3 ore ago

Schifani ai Giovani di Confindustria “La Sicilia è cresciuta oltre ogni attesa”

“In appena due anni di governo la Sicilia è cresciuta oltre ogni attesa. Lo certifica…

3 ore ago

Sullo scooter con il figlio minorenne contromano per sfuggire ai controlli

Ha cercato ostinatamente di sfuggire ai controlli della Polizia di Stato, scappando per le vie…

3 ore ago

Polizia Municipale sequestra area di oltre 12mila metri quadrati in via Messina Marine

Un’area di oltre dodicimila metri quadrati in via Messina Marine sequestrata e tre molossi affidati…

3 ore ago