Consiglieri comunali corrotti, Orlando:”Da parte nostra scelte giuste”

Consiglieri comunali corrotti. Il Sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha incontrato i giornalisti in merito alle indagini della Procura che hanno portato alla disposizione degli arresti domiciliari per due consiglieri comunali. Si tratta di Sandro Terrani, capogruppo di Italia Viva e membro della commissione Bilancio; e di Giovanni Lo Cascio, Presidente della Commissione Urbanistica, lavori pubblici, edilizia privata e residenziale pubblica. Sono stati raggiunti dal provvedimento anche i funzionari comunali Mario Li Castri, e Giuseppe Monteleone, ex dirigente dello Sportello Unico Attività Produttive.

Consiglieri comunali corrotti

Consiglieri comunali corrotti, Lo Cascio e Sandro Terrani agli arresti domiciliari

Orlando ha tenuto a precisare che si tratta di responsabilità personale degli indagati. “Appena ho avuto notizie di stampa relative all’indagine sui programmi costruttivi in aree industriali dismesse ho immediatamente incaricato il segretario generale, in riferimento ad inviare alle autorità competenti ogni documentazione utile. Ho allo stesso tempo disposto l’avvio di ogni procedimento disciplinare e cautelare per la costituzione in giudizio e per la tutela dei diritti dell’amministrazione comunale.”

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Secondo Orlando, la sua giunta aveva presentato il nuovo piano regolatore generale proprio per mettere ordine e dare regole al settore edilizio. “Le scelte amministrative, le scelte politiche che abbiamo fatto non soltanto sono corrette, ma sono giuste e le rifaremmo domani mattina, esattamente le stesse. Sono decisioni che rispondono all’interesse pubblico.”

I progetti incriminati sarebbero stati agevolati da una norma regionale ‘di favore’, che semplificava le procedure di presentazione dei progetti di edilizia convenzionata. Ma – ricorda Orlando – abbiamo fatto un vertice di maggioranza per dare mandato di bocciare questi piani costruttivi su aree industriali dismesse. Bocciandoli si liberavano le aree ex-industriali dismesse e si poteva consentire di rispettare gli standard di edilizia pubblica stabiliti dal nostro piano regolatore.”

Orlando blinda la maggioranza: “Nessuna conseguenza”

Sulle possibili conseguenze sulla maggioranza, il sindaco Orlando ha detto: “Queste indagini non avranno nessun effetto. Il mio partito si chiama Palermo, e la maggioranza è quella che si forma in base ai valori e alle linee guida di questa amministrazione. Per quanto mi riguarda non esiste una maggioranza preconfezionata. Quindi io arriverò alla fine del mio mandato come ho iniziato, stando con chi ci sta, in base ovviamente alla mia responsabilità. Sono io a rispondere delle scelte politiche che faccio. Il rimpasto andrà avanti regolarmente esattamente come era previsto.

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Il Sindaco parla anche di Emilio Arcuri, che con l’ultimo allargamento della giunta ha ricevuto la delega all’edilizia privata. Arcuri, come emerge dalle indagini, avrebbe dei rapporti di lunga data con Li Castri. “Non capisco quale sarebbe il problema con Arcuri. Gli atti che ha firmato Arcuri li ho firmati anch’io, sono stati atti di giunta. Io rispondo in tutto per quello che ho firmato, niente escluso. Sono assolutamente certo della trasparenza di Emilio Arcuri, fino a prova contraria. Dovessi avere la prova contraria, la mia reazione nei suoi confronti sarà doppia.

In merito a Li Castri, Li Castri, ex commissario per il tram, il sindaco Orlando ha dichiarato: “Li Castri era un tecnico nell’esercizio delle sue funzioni, e il tram è stato portato a termine. Non ho mai avuto alcun rapporto personale con lui, come del resto faccio con tutti i dirigenti comunali.”

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“Mi auguro che venga fatta chiarezza su tutto”

Alle indagini ha contribuito anche il collaboratore di giustizia Filippo Bisconti, ritenuto capo del mandamento di Misilmeri-Belmonte Mezzagno. Bisconti, arrestato nel dicembre 2018 nell’ambito dell’inchiesta Cupola 2.0, ha riferito gli interessi dei dirigenti comunali Li Castri e Monteleone. “Mi stupirei se la mafia non fosse interessata agli appalti, agli affari della città. Il tema non è se sono interessati o no, – dichiara Orlando -ma capire se la linea politica dell’amministrazione li aiuta o li danneggia. Mi pare che in questo gli sia finita male. La grande differenza con il passato è che il Sindaco di Palermo non fa parte di questi loschi comitati di affari, ma anzi li combatte.”

“L’indagine non getta ombra, ma fa luce su possibili fatti corruttivi all’interno dell’amministrazione. Mi auguro si faccia chiarezza su tutto, viva la luce.”

Foto di Francesco Militello Mirto