Confcommercio a Palazzo dei Normanni: ascoltato nostro grido
La presidente di Confcommercio Palermo, Patrizia Di Dio, e i componenti della sua Giunta, dopo la grande manifestazione di protesta che si è svolta ieri pomeriggio in piazza Parlamento, è stata ricevuta a Palazzo dei Normanni dal presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè. All’incontro erano presenti anche i capigruppo e alcuni rappresentanti del Governo per affrontare i temi sollevati dalla Associazione che ha chiesto a gran voce sostegni economici per poter mantenere in vita le aziende. La manifestazione, oltretutto, arriva nel giorno in cui Confcommercio nazionale ha lanciato la campagna “L’Italia non si chiude”.
“Finalmente la politica ha ascoltato le nostre legittime richieste – ha detto Patrizia Di Dio -. Abbiamo chiesto l’impegno di tutti, Governo regionale e deputati dell’Ars, come si conviene durante una “guerra”, ora tocca a loro trovare le soluzioni per sostenere le imprese e recuperare le risorse necessarie per garantirci una boccata d’ossigeno. Non è un atto di solidarietà ma un atto di indispensabile strategia di politica economica perché se tracollano le aziende tracolla il sistema”.
“Finora siamo stati inspiegabilmente ignorati, La presenza di migliaia di nostri associati, che hanno dato vita a una manifestazione ordinata, ha dimostrato che possiamo e dobbiamo lottare per riaprire. Occorre prevedere aiuti veri, da dove prenderli è compito della politica. Oggi si è avviata una interlocuzione che rappresenta un primo passo avanti ma non ci fermiamo qui. Domani proseguiremo l’incontro con il presidente Miccichè, che ringraziamo per avere incontrato in piazza i nostri associati e averci poi anche ricevuto: il primo concreto aiuto ce lo aspettiamo dai politici siciliani, con la certezza che si troverà una soluzione immediata per tamponare l’emergenza e per aprire un dialogo costruttivo per il futuro. Non ci sono soldi? Allora non ce n’è per nessuno. Adesso le aziende”.
Nel corso dell’incontro Confcommercio ha anche sollecitato una migliore organizzazione ed efficienza per far sì che vengano bruciate le tappe della campagna vaccinale “perché anche da questo – ha concluso la Di Dio – dipende il ritorno a una normalità che ci viene negata da oltre un anno”.
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