“Quasi 600 nuovi contagi nella provincia di Palermo? Ad oggi non abbiamo ancora avuto notizie di cambio di passo sul sistema che chiediamo che sia finalmente certificato e informatizzato, come si conviene a un Paese civile. Pertanto non potremo accettare, sulla base di un sistema a dir poco inadeguato e artigianale, ulteriori provvedimenti restrittivi.
Lo dice Patrizia Di Dio, presidente di Confcommercio Palermo, in riferimento alle misure di contrasto che potrebbero essere adottate.
“Inoltre non sembra siano superati i parametri oggettivi stabiliti dal Ministero che farebbero scattare la zona rossa. Abbiamo vitale bisogno di lavorare. A chi è costretto a chiudere la propria attività senza avere sostegni adeguati ma solo piccole elemosine, rimane solo di poter lavorare per “rimanere in vita”. Siamo noi, negozi e pubblici esercizi, a causa di iniqui decreti a pagare il prezzo più alto”.
“Nessuno – conclude – ha avuto ancora l’onestà intellettuale di ripensare i criteri delle misure restrittive e nessuno ha ammesso il fallimento della gestione emergenziale per come è stata condotta da oltre un anno. Ne è una chiara conferma anche la lentezza della campagna di vaccinazione che, secondo il nostro “count down”, alle medie attuali, vedrebbe ultimata la somministrazione della prima dose solo a febbraio del 2022″.
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