I clan controllavano gli ultras del Palermo: estranea la società

Cosa nostra avrebbe tentato di evitare gli scontri tra gruppi di ultras della squadra di calcio del Palermo. Emerge da un’inchiesta dei carabinieri, coordinata dalla Dda, che oggi ha portato a 20 fermi.

“Le indagini – scrivono gli investigatori – hanno delineato un significativo quadro di rapporti fra le tifoserie calcistiche palermitane e Cosa nostra”. “Non è emerso, però, – precisano – alcun coinvolgimento della società che gestisce la squadra”.

I vertici della famiglia mafiosa di Borgo Vecchio, dunque, volevano controllare i contrasti fra gruppi ultras per evitare scontri all’interno dello stadio, da un lato dannosi per lo svolgimento delle gare e dall’altro fonte di possibili difficoltà per uno storico capo ultrà rosanero, elemento di contatto tra la cosca e il mondo del tifo organizzato cittadino.

LEGGI ANCHE

VITTIME DEL RACKET DI BORGO VECCHIO SI RIBELLANO

LE MANI DELLA MAFIA ANCHE SULLA FESTA PATRONALE DEL BORGO