Cento Sculture Belpasso: sesto Simposio internazionale di Pietra lavica
Cento Sculture Belpasso. Il sindaco, Carlo Caputo, ha aperto il sesto Simposio internazionale di Pietra lavica “Oro Nero dell’Etna” che vedrà per due settimane all’opera, presso l’azienda f.lli Grasso pietra lavica (sulla strada provinciale tra Belpasso e Camporotondo) quattro artisti che partendo da blocchi di pietra lavica modelleranno le loro opere, destinate al museo a cielo aperto “Città delle 100 Sculture”.
Alla cerimonia inaugurale del Simposio hanno preso parte il vice sindaco, Tony Di Mauro, che ha curato la manifestazione, altri assessori e consiglieri comunali, il prof. Antonio Portale (direttore artistico e coordinatore del Simposio), il prof. Giuseppe Frazzetto (curatore del progetto), entrambi docenti dell’Accademia di Belle Arti di Catania, che rappresenta il partner artistico del Comune di Belpasso nel progetto delle 100 Sculture.
Cento Sculture Belpasso: gli artisti di quest’anno
I quattro artisti che prendono parte a questa sesta edizione sono i due maestri di scultura, Gemma Domínguez (Isole Canarie – Spagna) e Ulises Jimenez (Costa Rica) e i due studenti provenienti dalle Accademie di Belle Arti di Catania e Carrara, rispettivamente Asia Romaniuk (Polonia) e Jiefu Zhou (Cina). Per 15 giorni sarà possibile ammirarli dal vivo mentre lavoreranno alle sculture. Al termine, Domenica 29 Aprile, è prevista la cerimonia conclusiva con la consegna delle opere e gli interventi finali.
«Siamo al sesto Simposio – ha ricordato il sindaco Caputo – di un progetto iniziato nel 2014. Sono emozionato perché è l’ultimo Simposio che contribuisco a realizzare in qualità di sindaco, ma sono sicuro che questo progetto proseguirà, perché già sta dando i suoi frutti: Belpasso è diventata davvero un museo a cielo aperto o, come piace dire al professore Frazzetto, un “giardino di pietre parlanti” con scultori di tutto il mondo che ci hanno omaggiato di un loro segno, di una loro opera. Tra le numerose iniziative portate avanti nella mia attività amministrativa – ha concluso Caputo – questa è una realizzazione che resterà nel tempo e penso di avere così contribuito a dare un timbro di identità importante a questa città. Di questo sono veramente molto orgoglioso».