Un punto di ascolto post Covid, che vada in soccorso psicologico di quanti hanno contratto il Coronavirus e lo hanno superato. Una presa in carico gratuita e globale, estesa anche al nucleo familiare, quella che la Fondazione ODA-Opera Diocesana Assistenza di Catania assicurerà, tramite i propri psicologi, ai catanesi che sono risultati positivi al Covid e si sono negativizzati.
Si tratta di una iniziativa congiunta ODA e Arcidiocesi etnea; su impulso di quest’ultima, l’ente socio-sanitario, che eroga assistenza e riabilitazione a 1.500 utenti con disabilità, operando in convenzione con l’Asp di Catania, ha allestito un ambulatorio di counseling psicologico, che sarà attivo dalla prossima settimana nei locali degli uffici amministrativi della Fondazione. “Sono grato all’ODA – afferma Mons. Salvatore Gristina, arcivescovo di Catania –, che ha saputo valorizzare le belle energie professionali di cui già dispone, per offrire questo servizio di consulenza alla collettività, in questo tempo, quanto mai necessario”.
“Abbiamo accolto senza indugio e con entusiasmo – spiega il Commissario straordinario dell’Ente, Avv. Adolfo Landi – l’idea dell’arcivescovo di Catania, Mons. Salvatore Gristina, di mettere a disposizione dei catanesi l’esperienza e la professionalità dei nostri operatori, per rispondere a un bisogno, quello di supporto psicologico, reale ma spesso taciuto, per imbarazzo o per la difficoltà di sostenere il costo della terapia. La pandemia in atto, che non accenna ad allentare la morsa e che vede la città etnea tra le province isolane più colpite, sta lasciando segni più o meno evidenti nella popolazione; riteniamo che sia un dovere, per chi, come noi, opera nel Terzo settore e ha tra le proprie finalità statutarie i valori della Dottrina sociale della Chiesa, fornire aiuto concreto a quanti hanno vissuto l’esperienza del contagio, patendo sulla propria pelle il disagio dell’isolamento, in taluni casi anche il ricovero ospedaliero, oltre all’angoscia per la salute propria e delle persone care”.
Lo sportello di counseling psicologico, che sarà attivo due volte la settimana su appuntamento, rappresenta per la Fondazione ODA un’estensione del servizio, già a regime da diversi mesi, di sostegno alle famiglie degli utenti: “Rispondendo a una precisa richiesta dell’Arcidiocesi e proprio in considerazione del disagio patito durante il lockdown, in autunno abbiamo attivato – sottolinea Landi – un punto di ascolto per i familiari dei nostri assistiti, che, al pari di molte altre persone fragili, hanno patito maggiormente gli effetti dell’isolamento e della sospensione dei servizi riabilitativi”.
A sostenere l’iniziativa, e favorirne la conoscenza tra i cittadini, interverranno anche le realtà ecclesiali del territorio diocesano, che la Curia etnea intende sensibilizzare rispetto all’importanza di intercettare il disagio e offrire ai parrocchiani in difficoltà questa ulteriore forma di supporto. Per accedere al servizio occorre prenotarsi, chiamando il centralino dell’Ente, al numero 0957146459, o scrivendo un messaggio alla pagina Facebook della Fondazione.
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