Catania, Il Distretto del Sud-Est della Sicilia è diventato una realtà davanti ad un garante di eccezione: il Presidente Napolitano
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Nasce per mettere assieme un territorio che conta l’80 per cento del PIL siciliano, due milioni di abitanti e vanta bellezze naturali, storiche ed architettoniche uniche al mondo. Il Distretto del Sud-Est della Sicilia è diventato una realtà davanti ad un garante di eccezione: il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Alla presenza del Capo dello Stato, infatti, i rappresentanti dei nove enti fondatori: il Sindaco di Catania Enzo Bianco, quello di Siracusa Giancarlo Garozzo e di Ragusa Federico Piccitto, i commissari delle tre Province Regionali di Siracusa Ettore Leotta, di Ragusa prefetto Elda Floreno, di Catania prefetto Giuseppe Romano, e i presidenti delle Camere di Commercio di Catania Alessandro Ferrara, di Siracusa Ivan Lo Bello e di Ragusa Roberto Rizzo hanno firmato la convenzione per la nascita del Distretto. A presentare al Capo dello Stato questa nuova realtà che ha le potenzialità per dare un impulso straordinario alla crescita del territorio, c’erano anche il Vicepresidente nazionale di Confindustria Ivan Lo Bello, il manager internazionale Pasquale Pistorio e il presidente dell’Anas Pietro Ciucci.
Il Distretto nasce da una felice intuizione dei nove enti, -nel territorio di Siracusa la camera di Commercio aveva avviato alcuni spunti analoghi a quelli del distretto- e lo sviluppo del sud est della Sicilia è da sempre un obiettivo dichiarato del sindaco Bianco, perseguito con convinzione come strumento attraverso il quale le amministrazioni dei territori coinvolti potranno fare squadra per valorizzare le proprie risorse e per utilizzare al meglio i fondi comunitari, gli unici su cui è possibile contare per finanziare le infrastrutture necessarie allo sviluppo. La linea proposta dell’Unione Europea è, infatti, quella di finanziare direttamente grandi aree omogenee che contino tra uno e due milioni di abitanti. Il territorio del Distretto del Sud-Est va dall’Etna a Portopalo ma potrebbe anche includere i territori di Taormina e Giardini, di piazza Armerina e Morgantina, tutti siti turistici di grande interesse serviti dall’aeroporto di Catania. Un’area ricca di splendidi paesaggi,basti pensare all’Etna, di testimonianze millenarie di arte e di cultura e di aree enogastronomiche d’eccellenza con decine di siti dichiarati patrimonio dell’umanità dall’Unesco. In quest’ottica, il sindaco Bianco ha già annunciato un piano per la fruizione del più grande vulcano attivo d’Europa con la realizzazione di una strada per raggiungere l’Etna, il potenziamento dell’aeroporto di Catania con l’allungamento della pista per permettere l’atterraggio e il decollo dei nuovi superaerei a pieno carico, la definizione di un unico sistema portuale con i porti interessati specializzati in base alle rispettive vocazioni. Il Consorzio servirà a promuovere, tra l’altro, sinergie tra i territori evitando dannose concorrenze e sovrapposizioni di iniziative.