Catania, Napolitano: la firma del Libro d’onore e la visita alla ‘cammaredda’
Nel corso della sua visita nel Municipio il Presidente della Repubblica, firmando il libro d’onore del Comune, ha scritto: ‘Ritorno con grande piacere e vivo interesse nella città di Catania già tante…
Nel corso della sua visita nel Municipio il Presidente della Repubblica, firmando il libro d’onore del Comune, ha scritto: ‘Ritorno con grande piacere e vivo interesse nella città di Catania già tante volte visitata in diverse stagioni e sempre al centro degli sforzi di modernità e innovazione essenziali per la Sicilia e per l’Italia’.
Alla fine della cerimonia della firma del protocollo per il Distretto del Sud est, Napolitano ha incontrato Serena Cacciola, 16 anni, studentessa del terzo liceo scientifico di Linguaglossa, autrice di una delle lettere citate dal Presidente nel suo discorso di fine d’anno, e Nello Riccioli, suo vecchio conoscente.
Un momento particolarmente intenso è stato quello della visita di Napolitano alla ‘cammaredda’, dentro cui vengono custoditi il busto reliquiario di sant’Agata e lo scrigno con le sue reliquie. In Cattedrale è stato accolto dall’arcivescovo metropolita mons. Salvatore Gristina e accompagnato dal sindaco Bianco, dal presidente della Regione Rosario Crocetta, dal presidente dell’Ars Giuseppe Ardizzone, dal prefetto Maria Guia Federico e dal commissario della Provincia di Catania Giuseppe Romano.
Il Capo dello Stato ha ascoltato con interesse mons. Gaetano Zito, vicario episcopale dell’arcidiocesi di Catania e il parroco della Cattedrale mons. Barbaro Scionti, parlare della storia del Duomo di Catania, mentre il presidente del Comitato delle Feste agatine Luigi Maina ha narrato le vicende delle reliquie della Patrona. Napolitano ha voluto entrare personalmente nella ‘cammaredda’ e lo stesso ha fatto la signora Clio, con la compagna del Sindaco, Amanda Jane Succi.
Oltre al mazzo di fiori bianchi tenuto insieme da un nastro tricolore, Napolitano ha depositato nel sacello la calla che una signora, in piazza Duomo, gli aveva chiesto di portare alla Patrona.