Catania, I Tesori d’Aci: Giacinto Platania tra misticismo e realismo
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Il padre della pittura acese, Giacinto Platania, è uno degli artisti più importanti del Seicento in Sicilia, celebrato e ricordato, in occasione del 400°anniversario della nascita, con un evento culturale, che prevede un ciclo di 6 conferenze ‘La duplicità…
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Il padre della pittura acese, Giacinto Platania, è uno degli artisti più importanti del Seicento in Sicilia, celebrato e ricordato, in occasione del 400°anniversario della nascita, con un evento culturale, che prevede un ciclo di 6 conferenze ‘La duplicità dell’arte. Misticismo e realismo nell’opera di Giacinto Platania’. L’iniziativa, realizzata con il contributo della Provincia di Catania, è stata stamane presentata nella sede del centro direzionale Nuovaluce dal Presidente della Provincia, Giuseppe Castiglione e dal presidente dell’associazione culturale ‘Tesori d’Aci’, Santi Coco. Presente anche il consigliere provinciale Salvo Patanè. ‘Dopo aver sostenuto la realizzazione del presepe settecentesco acese e il grande successo ottenuto, la Provincia continua a supportare le espressioni d’arte e le iniziative culturali di grande impatto per la collettività e per il territorio, di cui si fa promotrice l’associazione ‘Tesori d’Aci’, ha dichiarato il Presidente della Provincia, Giuseppe Castiglione.Platania, non solo pittore, ma anche politico, scienziato, storico, propugnatore accanito della realtà politica acese e strenuo difensore della dignità sociale della sua città, ha immortalato, nelle sue tele, gli accadimenti della città, anche dopo la catastrofe del 1693 e ha contribuito a fare della sua arte la summa di tanti valori, prerogativa estetica ed etica insieme.’Stigmatizzare il percorso professionale ma anche biografico del carismatico Platania significa, non solo percepire, proprio tra ideale e realtà, la sua concezione di città, ma anche a ricostruire il tessuto economico, culturale e politico delle città siciliana nel ‘600 – ha affermato Santi Coco – Non a caso è stata scelta come sede della prima conferenza la chiesa Santa Maria degli Angeli di Acireale, nella quale, infatti, fu sepolto il grande pittore e dove è tutt’ora conservata una pala d’altare, da lui realizzata, dal grande valore.’Gli incontri, a lui dedicati, si apriranno venerdì 13 gennaio nella chiesa Santa Maria degli Angeli di Acireale, con relatore il prof. , critico e storico dell’arte acese, Alfonso Sciacca . Seguiranno il 26 gennaio al Palazzo dell’Università, dove relazioneranno il preside della facoltà di Lettere e filosofia di Catania, Enrico Iachello e il docente di Storia Moderna, Paolo Militello; il 17 febbraio nella chiesa Santa Maria di Aci Bonaccorsi, con lo studioso di storia locale, Saro Bella e con il prof. Alfonso Sciacca; il 15 marzo al ‘Coro di Notte’Monastero dei Benedettini- Catania con relatori la docente di Storia dell’Arte all’Università di Catania, Barbara Mancuso e con il prof. Alfonso Sciacca; il 13 aprile nella chiesa di San Giovanni Battista- Acitrezza con Simona Laudani, docente di Storia all’Università di Catania e con il prof. Alfonso Sciacca. Incontro conclusivo l’11 maggio nella basilica dei SS. Pietro e Paolo- Acireale, con relatori il sacerdote e studioso d’arte sacra, Domenico Massimino e il prof. Alfonso Sciacca.
(Provincia Catania)