Catania: Gdf denuncia pensionata con 90 immobili, evasi 1,5 mln di euro
Catania, 21 mar 2014 – I finanzieri del Comando
Provinciale di Catania hanno scoperto una pensionata catanese
ultrasettantenne, titolare di 90 immobili, che avrebbe
sottratto al fisco, solo negli ulti…
Catania, 21 mar 2014 – I finanzieri del Comando Provinciale di Catania hanno scoperto una pensionata catanese
ultrasettantenne, titolare di 90 immobili, che avrebbe sottratto al fisco, solo negli ultimi 5 anni, circa 1,5
milioni di euro.
Nell’ambito delle iniziative volte al monitoraggio dei grandi patrimoni immobiliari, spiega una nota delle Fiamme Gialle,i militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Catania, hanno individuato, tra le altre, la posizione dell’anziana signora che, dopo la morte del coniuge, un imprenditore catanese, ha ereditato un cospicuo numero di case, appartamenti, locali commerciali e capannoni, compresi immobili di pregio ubicati anche nelle vie piu’ centrali e
note di Catania. In particolare, i preliminari approfondimenti hanno evidenziato che la pensionata presentava dichiarazioni dei redditi con importi irrisori rispetto al valore del patrimonio detenuto. Infatti, in esse confluivano esclusivamente la pensione di reversibilita’ di 500 euro mensili e redditi da fabbricati per soltanto 150
mila euro. Lo sviluppo delle investigazioni, mediante l’incrocio delle informazioni disponibili alle banche dati e
il ricorso alle indagini bancarie, ha fatto emergere un quadro di presunta evasione fiscale, di locazioni in nero, di
abusi edilizi mai sanati e di violazioni amministrative connesse alla gestione degli affitti. Sono state, infatti,
accertate locazioni completamente in nero – cioe’ senza alcun contratto di affitto – di ben 29 immobili, i cui canoni,
mensilmente percepiti, non sono mai confluiti nelle dichiarazioni fiscali presentate. Inoltre, alcune di queste
proprieta’, catastalmente dichiarate quali sottotetti e cantine, erano finanche prive dei requisiti di abitabilita’.
Gli altri beni sono risultati oggetto di regolari contratti di locazione, puntualmente registrati, ma gli importi
indicati erano di gran lunga inferiori a quelli effettivamente corrisposti dai locatari per la conduzione
degli stessi.
Fra questi immobili, il caso piu’ eclatante e’ stato quello di due capannoni, per una superficie commerciale di oltre
2000 mq, affittati regolarmente a una societa’ catanese e utilizzati quali deposito di merce. I 42 mila euro annui
pattuiti nel contratto stipulato e debitamente registrato non sono pero’ mai stati dichiarati dall’anziana contribuente, in
quanto i fabbricati – come emerso dagli accertamenti svolti – sono risultati abusivi, mai condonati e mai accatastati.
Cosi’ nelle dichiarazioni confluiva la sola rendita di poche centinaia di euro derivante dalla tassazione del terreno
agricolo su cui i capannoni erano stati edificati negli anni 80.
Dal controllo, inoltre, sarebbero emerse anche molteplici e ulteriori violazioni amministrative riguardanti sia
l’evasione dell’imposta di registro, per le locazioni a nero,quantificata in oltre 16.000 euro, sia l’omessa denuncia
all’Autorita’ di Pubblica Sicurezza di cessione di 41 fabbricati, per la quale e’ prevista l’applicazione di
sanzioni per un importo massimo di oltre 63.000 euro.
Al termine degli accertamenti, pertanto, e’ stata complessivamente constatata un’evasione fiscale di 1,5
milioni di euro di redditi non dichiarati, con la conseguente denuncia della contribuente all’Autorita’ Giudiziaria per il
reato tributario di infedele presentazione della dichiarazione dei redditi.
Sono, infine, in fase di definizione i riscontri sulle posizioni relative ai tributi locali connessi alla gestione
dell’ampio patrimonio immobiliare.