Percepivano indebitamente il reddito di cittadinanza dichiarando false generalità all’Inps. Sono nove in totale le persone di età compresa tra i 29 e i 69 anni denunciate dai carabinieri in provincia di Catania per indebita percezione delle somme concesse dall’istituto Nazionale Previdenza Sociale.
Sette di loro, secondo quanto accertato dalle autorità, avrebbero falsamente attestato all’Inps di risiedere in un paese dell’hinterland etneo per godere del contributo ma i militari dopo attente verifiche hanno accertato che erano stati cancellati per irreperibilità dalle liste anagrafiche comunali. Gli altri due soggetti scoperti sono invece una coppia: marito e moglie.
Entrambi gestivano un Caf e per percepire il reddito in maniera illegittima hanno dichiarato falsamente di essere separati, ottenendo così una doppia somma di denaro che ammontava a circa 1.500 euro al mese. Così facendo il marito si sarebbe pagato l’affitto di casa mentre la moglie, che aveva dichiarato di vivere nei locali del Caf dove lavorano, avrebbe azzerato i ‘costi di gestione’ professionale.
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