Catania, Etnafest-Percorsi culturali, resoconto dell’incontro con Scianna. Domani, alle Ciminiere, marionettisti e antropologi dibattono sull’Opera dei Pupi

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Foto 1

‘La fortuna di un uomo è nelle mani di un altro uomo’, ‘Le foto si fanno con i piedi’, ‘Nelle processioni ci sono più fotografi che fedeli’, ‘Il fotografo è colui che ammazza i vivi e risuscita i morti’. Questi sono soltanto alcuni egli aforismi …

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‘La fortuna di un uomo è nelle mani di un altro uomo’, ‘Le foto si fanno con i piedi’, ‘Nelle processioni ci sono più fotografi che fedeli’, ‘Il fotografo è colui che ammazza i vivi e risuscita i morti’. Questi sono soltanto alcuni egli aforismi citati da Ferdinando Scianna nel suo Autoritratto di un fotografo, foto-libro che è stato presentato alle Ciminiere nell’ambito degli incontri Etnafest-Percorsi culturali, organizzati dalla Provincia regionale di Catania. Scianna, da grande affabulatore qual è, ha colloquiato con il pubblico usando la parole per evocare immagini e memorie, partendo dalla sua infanzia a Bagheria, attraverso una vita densa di incontri ed amicizie: il fotografo Cartier-Bresson, la top model Marpessa, gli scrittori Sciascia, Bufalino e Vàzquez Montalbàn. ‘Le foto parlano di quell’istante di vita e di morte che esse implicano. Dire foto è dire memoria. Massima ambizione di una foto è finire in un albm di famiglia oppure nella raccolta di immagini rappresentative di un’epoca, una generazione, una nazione’. Queste le parole di Scianna, che è stato introdotto con competenza dalla saggista Maria Rizzarelli (che ha riflettuto sul rapporto tra immagini e testi) e da Pippo Pappalardo, critico e storico della fotografia.
Il prossimo incontro Etnafest-Percorsi culturali – fissato per venerdì 25 novembre, alle Ciminiere, alle ore 18 – verterà su  ‘Contiguità e differenze nella tradizione dell’Opera dei Pupi’. Le riflessioni di Alessandro Napoli, Vincenzo Mancuso e Janne Vibaek Pasqualino serviranno a dare voce ai marionettisti che, durante gli spettacoli, se ne stanno in ombra sul ponte di comando e tirano i fili, trasmettendo attraverso essi le proprie emozioni ai pupi-attori che stanno in primo piano sul palcoscenico. I diversi linguaggi usati dai pupari nei vari contesti geografici e temporali saranno uno spunto per alimentare un dibattito, coordinato dall’antropologo culturale Antonino Buttitta. Alle 20.30 seguirà proiezione del documentario Pupus ex Machina.

 
(Provincia Catania)