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Catania, Consiglio provinciale straordinario per chiarimenti circa il declassamento dell’aeroporto di Fontanarossa

di redazione

La Provincia di Catania rende noto che Convocato in via straordinaria il Consiglio provinciale, dal presidente Giovanni Leonardi, per un confronto con gli amministratori della Sac dell’aeroporto Fontanarossa e con i rappresentanti sindacali, circa l’eventuale declassamento dello scalo etneo. Presenti Gaetano Mancini, amministratore delegato Sac; Renato Serrano, direttore generale Sac; il presidente della Sac service, Gianni Vasta; Giacomo Rota, per la Cgil; Rosario Pappalardo, per la Cisl; Antonio Oranges per la Uil; Mario Marino per l’ Ugl; Ettore De Salvo, capo di gabinetto della Provincia e consigliere del Consiglio amministrazione Sac. In via preliminare è stata data la parola al consigliere Gianluca Cannavò, che ha rassegnato le dimissioni del suo incarico. Il lavori introdotti dal presidente Leonardi, sono proseguiti con l’intervento del consigliere Giuseppe Galletta che nella qualità di presidente della I Commissione consiliare ha recentemente trattato l’argomento ‘aeroporto’, in particolare il precariato storico, l’allungamento della pista, la vecchia aerostazione dismessa, i parcheggi, il campo nomadi, le competenze dell’aeroporto di Comiso, e il declassamento dell’aeroporto di Catania.  Il consigliere provinciale Giuseppe Castiglione ha approfondito la questione, su incarico della I Commissione, stilando un documento inerente la Sac e la gestione dell’aeroporto di Catania. Nello specifico ha chiesto agli ospiti presenti: «I motivi dell’esclusione dal Consiglio di amministrazione della camera di Commercio di Catania, che pure rappresenta il socio di maggioranza; se si intende implementare nell’area dell’aeroporto la presenza di sportelli bancari o ripristinare il servizio di Poste italiane, in quanto si vocifera che lo sportello del Monte dei Paschi di Siena in atto funzionante, sarà presto soppresso, con grave danno per gli operatori e le attività commerciali che fruiscono dei conti correnti; le ragioni che hanno determinato la cessazione del rapporto commerciale con l’Autogrill, sito all’interno dell’aerostazione, a cui conseguirà la mobilità di 51 dipendenti; se si intende stabilizzare il personale SAC impiegato a tempo determinato; quali sono i bilanci della SAC e quali sono i dettagli della convenzione tra SAC e SAC service; se la nuova compagnia aerea, che subentrerà a Windjet, assumerà personale e da quale bacino». Giuseppe Castiglione ha infine chiesto a Gaetano Mancini di spendere la sua conclamata capacità e l’esperienza verso la risoluzione del problema del precariato e di contribuire allo sviluppo dell’immagine del territorio. Sentiti i diversi interventi, l’amministratore delegato Sac, Gaetano Mancini ha precisato:  «Con la proposta della Commissione europea, non vi è stato tanto il declassamento del nostro aeroporto, quanto di tutte le infrastrutture di Catania, che non è inserita tra le città che costituiscono i nodi della rete ‘core’, quella destinataria dei 37 miliardi di finanziamento comunitario. Purtroppo questo principio è stato poi assunto dal Ministero delle Infrastrutture con le linee di indirizzo del piano aeroportuale nazionale. Il piano è fermo in Commissione Stato Regioni per l’opposizione del Governo regionale. È bene che su questa opposizione si coagulino tutte le istituzioni locali indipendentemente dal colore politico: gli aeroporti, visto lo stato infrastrutturale, sono per la Sicilia un bene prezioso. Per quanto riguarda poi le notizie che si sono susseguite in queste settimane in merito alla privatizzazione, è bene dire che il management non ha mai ricevuto alcun impulso in tal senso da parte della proprietà. Del resto ciascuno di noi pensa alla vendita dei propri beni solo quando il mercato riconosce appieno il loro valore e ciò non può che valere ancor di più quando chi vende ha la natura pubblica come i soci della Sac. Non credo sia questo il momento viste le difficoltà attuali del mercato. Si continua quindi ad andare avanti nelle attività finalizzate a rendere ancor più produttiva e redditizia la società, attività che hanno già permesso di chiudere il bilancio 2012 con lusinghieri risultati. Solo la capacità di stare sul mercato con efficacia può consentire di fare gli investimenti e di assicurare la piena occupazione che giustamente chiede il sindacato».

 

Soci della Sac spaC.C.I.A.A. di Catania (37,5% di quote) attualmente commissariataC.C.I.A.A. di Ragusa (12,5%) attualmente commissariataC.C.I.A.A. di Siracusa (12,5%)Provincia regionale di Catania (12,5%) attualmente commissariataProvincia regionale di Siracusa (12%)IRSAP Catania (12,5%) attualmente commissariata

Redazione

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