Palermo

Caso Saguto, arriva il verdetto: condannata a 8 anni e 6 mesi

Otto anni e 6 mesi. E’ questa la condanna inflitta dal tribunale di Caltanissetta all’ex presidente della sezione misure di prevenzione del tribunale di Palermo Silvana Saguto.

La donna era stata accusata di avere gestito in cambio di denaro e favori, e quindi in modo clientelare, le nomine degli amministratori giudiziari dei patrimoni sequestrati e confiscati alla mafia.

E’ arrivata, infine, la sentenza di primo grado e la relativa condanna per l’ex Giudice che è stata anche radiata dalla magistratura dal Csm.

L’ex presidente della sezione misure di prevenzione del tribunale di Palermo è stata condannata anche a risarcire 500mila euro alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, costituitasi parte civile nel processo.

Un risarcimento compreso tra 50mila e 400mila euro in favore della Presidenza del Consiglio dovrà essere versato anche da altri 6 imputati: tra questi il marito della Saguto, Lorenzo Caramma, e l’avvocato Gaetano Cappellano Seminara. Saguto dovrà risarcire con 50mila euro la Regione Siciliana, con 30mila il Comune di Palermo, con 30mila l’università Kore di Enna, tutti parti civili.

L’ex giudice è stata condannata al risarcimento del danno di 10mila euro a titolo di provvisionale anche nei confronti dell’imprenditore palermitano Filippo Rappa verso il quale il collegio presieduto dall’imputata aveva emesso un provvedimento di sequestro di beni.

Condannati anche l’avvocato e amministratore giudiziario Gaetano Cappellano Seminara a per lui 7 anni e 6 mesi di carcere e il docente della Kore di Enna, Carmelo Provenzano a 6 anni e 10 mesi.

Condannati, invece, a sei anni e due mesi il marito di Saguto, l’ingegnere Lorenzo Caramma e l’amministratore giudiziario Roberto Nicola Santangelo.

Inoltre due anni e otto mesi al preside della facoltà di Giurisprudenza di Enna, Roberto Di Maria, 4 anni e due mesi a Maria Ingrao, moglie di Provenzano, e un anno e 10 mesi all’avvocato ed ex amministratore giudiziario Walter Virga. Sei mesi, infine, per il figlio Emanuele Caramma.

“C’è una sentenza, finalmente. Parla la sentenza”. Così il procuratore aggiunto di Caltanissetta Gabriele Paci ha commentato la condannadell’ex presidente della sezione misure di prevenzione di Palermo.

L’avvocato dell’ex amministratore giudiziario Gaetano Cappellano Seminara, condannato per corruzione ha invece dichiarato: “L’ipotesi accusatoria – afferma Sergio Monaco – ha retto solo in parte e vi sono state assoluzioni rispetto a diversi capi di imputazione. C’è stata l’assoluzione in relazione al reato associativo. Comunque leggeremo le motivazioni”.

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Redazione

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