Casa Marbrisa riapre a 50 giorni dall’attentato incendiario
Palermo – Tanta voglia di ricominciare ma anche tanta paura negli occhi di Rosalinda Girone. Stamattina ha riaperto il suo negozio di tessuti e carte da parati “Casa Marbrisa”, dopo 50 giorni dall’attentato incendiario di natura dolosa in via Nicolò Garzilli a Palermo.
“C’è la voglia di fare impresa a Palermo, nonostante i condizionamenti ambientali – afferma la proprietaria Rosalina Girone – Ho ricevuto la solidarietà dei cittadini, dei clienti e dei commercianti della zona. Alcuni clienti piangevano davanti il negozio bruciato. Anche le aziende del Nord Italia che mi forniscono la merce mi hanno offerto alcune collezioni gratuitamente, altre mi hanno fatto degli sconti per manifestarmi la loro solidarietà. Il mio negozio ha il triste primato nella zona di aver subito questo tipo di attentato. Nessun esercizio commerciale nel ‘salotto bene’ di Palermo era stato bruciato da almeno 20 anni”.
Le indagini sono ancora in corso e non risulta chiara la matrice dell’attentato. A coordinare le indagini sono il procuratore Leonardo Agueci e il sostituto procuratore è Sergio De Montis.
“Non ho ricevuto chiamate o intimidazioni né prima né dopo l’attentato – continua Rosalina Girone – C’è un video che riprende l’attentatore, ripreso dalle telecamere dei negozi vicini”. “Non sono un’eroina – aggiunge la signora Girone – ma voglio continuare a lavorare. Avevo aperto il negozio nel febbraio del 2012 e dopo solo un anno e mezzo si è verificato l’incendio. Ho avuto un grosso danno economico e ci sono voluti
100 mila euro per rimettere in moto l’attività. Anche il mio
tappezziere di fiducia, che ha il negozio nella zona di Via Oreto, aveva subito un attentato incendiario di natura dolosa cinque giorni prima di me”.
Rosalina Girone ricorda ancora con paura la notte del 3 ottobre quanto gli agenti privati della Ksm l’hanno avvertita alle 3,30 nel cuore della notte dell’incendio. Grazie anche all’intervento tempestivo dei vigili del fuoco non è saltato in aria tutto il palazzo”.
La signora Girone dopo l’attentato si è iscritta all’associazione Addiopizzo. “Presto metterò anche io l’adesivo – precisa la commerciante – Quando si capirà la natura dell’attentato l’associazione si costituirà parte civile in tribunale”.
Intanto la cittadinza passa davanti al negozio che è riaperto e fa gli auguri a Rosalina Girone e alle due commesse.