I due paesi in provincia di Palermo hanno registrato negli ultimi giorni una preoccupante impennata di casi di positività al Coronavirus in linea con la curva crescente di tutto il resto dell’Isola.
La situazione è molto preoccupante a Carini dove l’Asp ha comunicato al sindaco Giovì Monteleone che sono 212 i positivi al Covid19 rilevati tramite tampone molecolare, 49 in più rispetto la rilevazione del giorno prima.
“Diventano inutili i controlli anti assembramento, già avviati dalla Polizia Municipale davanti gli uffici postali, dalla Guardia di Finanza negli esercizi commerciali e dai Carabinieri ; – ha scritto in un post su Facebook il primo cittadino – diventano inutili gli screening di massa che continuano nelle scuole ( lunedì tocca all’ Istituto comprensivo Calderone), se non si attiva l’autocontrollo: non si può pensare di contrastare il contagio se per ognuno di noi occorre un tutore della legge”.
“Ribadisco ancora una volta – continua il sindaco – che la fondamentale opera di prevenzione dalla diffusione del contagio é basata sulla responsabilità di ciascuno di noi e nell’osservanza delle regole del buon senso e di quelle dettate dai vari provvedimenti del governo nazionale e regionale.
Bisogna resistere, continuare a essere prudenti: la vaccinazione di massa dovrebbe avvenire entro l’estate, ma ci vorranno almeno due mesi, anche tre, prima che la campagna vaccinale entri nel vivo.
Occorre ricordare che i ricoveri in ospedale per covid stanno stravolgendo i programmi degli interventi ospedalieri per altre patologie . Continuando di questo passo a breve non ci sarà posto negli ospedali per curare i contagiati covid .
Essere imprudenti comporta un danno a se stessi e all intera comunità .
Si va verso l’istituzione della zona rossa e la conseguente ulteriore limitazione di altre attività produttive e di contatti sociali” ha concluso.
Anche a Capaci l’incremento dei contagi ha portato a registrare 59 positivi accertati al Coronavirus.
La conferma arriva direttamente dal sindaco Pietro Puccio: “Comunichiamo che nel nostro paese i contagi da COVID-19 sono attualmente 59, in aumento rispetto alla comunicazione precedente. Ormai tutti conosciamo i canali, i luoghi e le occasioni attraverso cui il virus si diffonde, come pure gli accorgimenti, le precauzioni, le prudenze da adottare per impedirne la diffusione.
Ci sembra superfluo ribadire concetti ormai triti e ritriti, noti a tutti. Ci limitiamo ancora una volta a fare un appello al buon senso, all’intelligenza, all’amor proprio ed alla tutela della salute collettiva, che dovremmo mettere in campo un po’ tutti, affinché possiamo contrastare efficacemente la diffusione del virus ed intravedere tutti insieme una prospettiva ed uno sbocco positivo a questa pandemia che sta fiaccando e provando un po’ tutti, a livello sociale, economico e psicologico, avendo subito una pesante modifica nei comportamenti individuali e collettivi, nelle relazioni sociali, nelle attività economiche, lavorative e professionali.
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