L’assessore regionale delle Attivita’ produttive, Marco Venturi, oggi ha presieduto una riunione sulle iniziative da intraprendere per riorganizzare la rete distributiva degli impianti di carburante in Sicilia. All’incontro hanno preso parte i rappresentanti regionali delle principali sigle sindacali di categoria, tra cui la Figisci-Confcommercio, la Fegica-Cisl e la Faib. Motivo dell’incontro e’ stato, tra gli altri, quello di “addivenire in tempi brevi – ha detto l’assessore – alla definizione di una proposta di legge che metta finalmente ordine nel settore, tenendo conto dei contributi e delle esperienze provenienti dagli operatori del comparto, ma in stretta correlazione con le competenze che la Regione attualmente riveste in materia”. Venturi, dopo avere necessariamente ricordato la competenza esclusiva dello Stato in materia di liberalizzazioni e concorrenza, ha tuttavia dato la massima disponibilita’ a promuovere incontri e tavoli tecnici e istituzionali con il governo nazionale e con la presidenza dell’Antitrust per concertare efficaci soluzioni e interventi tempestivi e utili a risollevare l’intera categoria. Il “servizio Carburanti” dell’assessorato inoltre valutera’ la richiesta di dilazionare di altri 30 giorni, rispetto ai 30 gia’ previsti dal Decreto Assessoriale n’ 597 del 15 Dicembre 2012, l’obbligo di apporre all’ingresso di ogni impianto i cartelli con i prezzi per tipologia di carburante, gli orari di apertura e chiusura quotidiana, il giorno di chiusura infrasettimanale, i turni del servizio estivo e notturno. Infine, e’ stata annunciata la costituzione di un tavolo tecnico regionale “con il compito di partorire – ha concluso l’assessore – entro brevissimo tempo un testo legislativo organico che punti a riordinare e meglio razionalizzare la rete distributiva dei carburanti, mettendo mano a tutte le disfunzioni e le criticita’ denunciate dalle sigle e dagli operatori del settore in tema di sicurezza degli impianti, di rimozione di quelli incompatibili ovvero improduttivi, della tutela delle aspettative dei gestori degli impianti, specie nel rapporto con i proprietari, e soprattutto della salvaguardia dei livelli occupazionali, a fronte di circa 2.400 impianti presenti nella nostra Regione”. SWP/sl 311813 Gen 12 NNNN
(Regione Sicilia)
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