Il progetto ambizioso del generale Figliuolo di mezzo milione di vaccinazioni al giorno, promesso per fine aprile, sembra al momento un’utopia per la mancanza di dosi sufficienti. Il Commissario è stato così costretto a ridimensionare l’obiettivo a 315 mila ogni 24 ore tra il 15 e il 22 aprile.
Ma ci sono anche buone notizie. Tra il 15 e il 22 arriveranno in Italia quasi 4,2 milioni di dosi così divise: 3 milioni Pfizer in due tranche da 1,5 milioni, 500 mila dosi di AstraZeneca, oltre 400 mila di Moderna, più di 180 mila della novità monodose Johnson & Johnson.
Figliuolo ha anche assicurato che “a fine maggio saremo comunque in grado di passare alle categorie produttive per far ripartire il Paese. Lo dicono i numeri: nel trimestre che va da aprile a giugno avremo 45 milioni di dosi, vuol dire 15 milioni al mese. È la quantità giusta”.
Tra il 15 e il 30 aprile ci saranno a disposizione oltre 8 milioni di dosi, “se le Regioni rispetteranno i tempi previsti non lasceremo indietro nessuno”, sottolinea il generale, che aggiunge: “Tra luglio e settembre avremo 84 milioni di dosi. Non ci sarà alcuno slittamento”.
In merito alla ripartenza si dovrà ancora attendere almeno la fine di aprile: una data probabile è quella del 3 maggio, anche se l’obiettivo a cui sta lavorando il governo nazionale è di allentare alcune restrizioni già dal 26 aprile.
La Sicilia intanto conta ancora oltre mille contagi in più al giorno oltreché un aumento nei pazienti che necessitano di ricovero. Ieri, su 38.058 tamponi si sono contati 1.110 (500 solo nella provincia di Palermo) nuovi positivi ma il tasso di positività è sceso al 2.9% rispetto al 6,8% del giorno precedente.
Quello che fa gioco, al di là dei numeri del contagio, è sicuramente la situazione degli ospedali nell’Isola: al pronto soccorso del Covid Hospital del Cervello la capienza è arrivata al 180%, a Villa Sofia ha toccato punte del 200% con oltre 60 persone in astanteria mentre al Civico il sovraffollamento era del 245% e nel tardo pomeriggio si contavano 44 pazienti nell’area di emergenza.
Questa è la settimana cruciale per capire se la Sicilia riuscirà a restare arancione o passerà rossa, ieri sera l’istituzione delle ultime tre zone rosse: Niscemi, Ramacca e Zaffarana Etnea.
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