Bye Bye Monti: tra frecciatine e timori un sollievo per tanti… politici

Mario Monti rassegna le dimissioni da Presidente del Consiglio al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Tutte le reazioni dal mondo “politico” al gesto strategico del Professore di Economia che ha tassato gli italiani come mai.

di redazione

Mario Monti rassegna le dimissioni da Presidente del Consiglio al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Tutte le reazioni dal mondo “politico” al gesto strategico del Professore di Economia che ha tassato gli italiani come mai.

Ieri sera “il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha ricevuto al Quirinale il Presidente del Consiglio dei Ministri, Senatore Mario Monti. Il Presidente della Repubblica – si legge in un comunicato diffuso dal Quirinale – ha prospettato al Presidente del Consiglio l’esito dei colloqui avuti con i rappresentanti delle forze politiche che avevano dall’inizio sostenuto il Governo e con i Presidenti del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati. Il Presidente del Consiglio ha dal canto suo rilevato che la successiva dichiarazione resa ieri in Parlamento dal Segretario del PdL on. Angelino Alfano costituisce, nella sostanza, un giudizio di categorica sfiducia nei confronti del Governo e della sua linea di azione.

Mario Monti, al termine del colloquio al Quirinale con Giorgio Napolitano, annuncia quindi l’impossibilita’ di proseguire nel mandato, chiarisce che “la dichiarazione resa ieri in Parlamento dal segretario Pdl on. Angelino Alfano costituisce, nella sostanza, un giudizio di categorica sfiducia nei confronti del Governo e della sua linea di azione”. Dunque, al termine delle quasi due ore di colloquio al Quirinale, Monti riferisce di “non ritenere pertanto possibile l’ulteriore espletamento del suo mandato”.

Dopo aver “manifestato il suo intento – e’ sempre la nota diffusa dal Quirinale – di rassegnare le sue dimissioni”, da Monti arriva un preciso avvertimento alle forze politiche “che non intendono assumersi la responsabilita’ di provocare l’esercizio provvisorio”, il che, sottolinea ancora, renderebbe “ancora piu’ gravi le conseguenze di una crisi di Governo, anche a livello europeo”. L’appello e’ dunque quello di essere “pronte a concorrere all’approvazione in tempi brevi delle leggi di stabilita’ e di bilancio”. Il passaggio successivo sara’ la formalizzazione delle “irrevocabili dimissioni nelle mani del presidente della Repubblica”.

Non ci sto a galleggiare, a questo punto sono io che decido quando chiudere l’esperienza di questo governo. Fonti ministeriali riferiscono all’AGI che Mario Monti avrebbe spiegato al Capo dello Stato le sue intenzioni di procedere alle dimissioni per l’atteggiamento assunto dal Pdl. Non ci sto, questo il ragionamento del Professore, a farmi impallinare da un partito che ha votato i provvedimenti per un anno e all’improvviso prende una posizione opposta ai suoi comportamenti. Ed ancora: non ci sto a considerare che quanto successo non comporta delle conseguenze, la decisione del Pdl lede la mia persona e il mio governo. E’ un duro j’accuse quello del presidente del Consiglio al partito di via dell’Umilta’, sempre secondo quanto riferiscono fonti ministeriali. Uno sfogo che il Professore avrebbe fatto al Capo dello Stato che ha provato, sempre secondo quanto viene riferito, a frenarlo ma comprendendone poi tutte le ragioni. Un ragionamento che Mario Monti ora avrebbe intenzione di riferire direttamente agli italiani. Il premier avrebbe preso la decisione di dimettersi anche per avere una maggiore agibilita’ politica, ‘mani libere’ per poter dire cosa pensa e salvaguardare la sua ‘agenda’ e il suo credo legato ai tempi europei e all’antipopulismo. Monti sta seriamente valutando, spiegano le stesse fonti, la possibilita’ di scendere in campo. Ad alcuni dei cosiddetti ‘filomontiani’ del Pdl ha dato appuntamento la settimana prossimo per un incontro decisivo. A diversi ministri il presidente del Consiglio avrebbe gia’ avanzato l’intenzione di voler accelerare su una sua possibile candidatura.

 “In un anno di governo tecnico il Pil e’ peggiorato, il debito pubblico e’ cresciuto, la disoccupazione aumentata, la produzione industriale crollata, la disoccupazione record e la pressione fiscale a livello di strozzinaggio. Monti si dimette? Finalmente…”. Lo dichiara Massimo Corsaro, vice presidente vicario del Pdl alla Camera.

“La decisione di Monti di dimettersi gli fa onore. Dimostra alto senso di responsabilita’ istituzionale”. Lo dichiara il Presidente della Camera dei deputati, Gianfranco Fini.

“Chi pensava di costringere Monti a galleggiare ora e’ servito”. Lo scrive su Twitter Pier Ferdinando Casini, leader dell’Udc.

“Avevamo tracciato un percorso con il capo dello Stato che portava a votare al 10 di marzo approvando la legge di stabilita’ e i provvedimenti ritenuti piu’ indispensabili. E’ evidente che questa iniziativa di Monti straccia questo quadro accelerando i tempi delle elezioni e la sua unica spiegazione logica e’ quella di una scelta politica di fondo”. E’ quanto afferma Fabrizio Cicchitto, capogruppo Pdl Camera Deputati, che aggiunge: “Comunque, per quello che ci riguarda, siamo prontissimi ad approvare la legge di stabilita’”

“Monti si dimette, evviva! Fine dell’anomalia democratica. Bravo Alfano, avanti cosi’ fino in fondo”. Cosi’ Roberto Maroni su Facebook