Brucia Palermo, fermo l’aeroporto: case evacuate e gente in strada
Notte di inferno a Palermo. Numerosi roghi hanno interessato varie parti della città a causa anche delle altissime temperature e del vento di scrirocco che ha iniziato a soffiare sull’Isola.
Un incendio ha interessato i monti Gallo e Inserra. A fuoco anche la discarica di Bellolampo a cui si aggiungono focolai nel quartiere Cruillas, dove sorge l’ospedale Cervello, a ridosso della circonvallazione autostradale.
Istituito a Palermo il centro operativo comunale per l’emergenza. I roghi riguardano in particolare la montagna di Capo Gallo, il promontorio che sovrasta la località balneare di Mondello, e la collina di Bellolampo, dove sta bruciando una delle vasche della discarica comunale con esalazioni venefiche.
Diverse abitazioni nella zona di Pizzo Sella e della borgata marinara sono state abbandonate dai residenti perchè minacciate dalle fiamme o a causa dell’aria irrespirabile.
Evacuate 120 le famiglie nella zona di Mondello, Capo Gallo e Poggio Ridente. Alle operazioni di sgombero hanno partecipato i carabinieri. Sono chiuse le strade che portano alla collina di Pizzo Sella.
Per tutta la notte in diversi quartieri della città ci sono stati black out.
La Protezione Civile invita a non uscire di casa a causa del rischio diossina.
L’aeroporto di Punta Raisi è stato chiuso sino alle 11 per precauzione.
Le operazioni di spegnimento sono state ostacolate dalle temperature che superano i 42 gradi e dal vento da sudovest che ha raggiunto i 25 chilometri orari.
L’emergenza a Bellolampo
In merito all’incendio divampato ieri fa nelle vicinanze della quarta vasca, nel polo impiantistico di Bellolampo, la Rap ha tempestivamente attivato tutte le procedure previste in questi casi per circoscrivere i focolai. Per contenere i danni e abbassare il livello di ossigeno che alimenta le fiamme si sta utilizzando la terra in quantità massiccia. Il presidente della Rap, Giuseppe Todaro, ha raggiunto il polo di Bellolampo e assieme al dirigente dell’Area impianti Massimo Collesano stanno coordinando gli interventi con gli operatori e i tecnici della Rap.
Va evidenziato lo sforzo immane degli operatori della Rap che con 50 gradi stanno profondendo sforzi enormi e non abbandonano il campo per evitare danni ulteriori e scongiurare il blocco della raccolta dei rifiuti in città . A tal fine si chiede la collaborazione della cittadinanza di non conferire dalle prossime ore e fino a domani i rifiuti nei cassonetti.
“Da oltre due ore – spiega il presidente Todaro – la Rap con il Dumper trasporta terra e con le nostre pale in mezzo al fuoco stiamo tenendo sotto controllo l’area della discarica colpita dai focolai. La situazione purtroppo non è semplice, tutt’altro. Le eccessive temperature favoriscono infatti l’accensione di altri focolai, che si sviluppano in pochi secondi rendendo particolarmente complicato il lavoro di tutti gli operatori coinvolti nello spegnimento delle fiamme. Anche per questo sento il dovere di ringraziare chi in questo momento sta lavorando in condizioni veramente proibitive“.
Altri vasti incendi stanno interessando anche la provincia a Terrasini, Cinisi, Monreale, Piana degli Albanesi e San Cipirello.