Bronte: dimentica al bar il giubbotto con tremila euro, ma gli restituiscono tutto

“Sono rientrato a Zurigo e ho raccontato la mia sfortunata e fortunata avventura, che gli amici e i miei figli stentavano a credere”. Comincia così l’email inviata a Giuseppe Di Vincenzo e Andrea Rappazzo, rispettivamente titolare e banconista del bar Antica dolceria fratelli Di Vincenzo di Bronte in Sicilia. Chi scrive è Giuseppe D’Avola, originario di Scordia ed emigrato in Svizzera, che aveva lasciato nel bar il suo giubbotto con il portafogli dove c’erano ben tremila euro in contanti.
Quando un paio d’ore dopo il turista si è reso conto della sua distrazione, è tornato indietro visibilmente scosso nella speranza di recuperare almeno i documenti: invece tutto era stato accuratamente conservato dal giovane Andrea: “Avevo notato le banconote mentre cercavo i documenti per rintracciare il proprietario, ma non ho mai pensato di prenderli. Tremila euro non ti cambiano la vita e poi ero sul posto di lavoro”, ha detto il banconista 26enne. 
Soddisfatto e orgoglioso anche il titolare del bar Giuseppe Di Vincenzo: “Io cerco di trasmettere i valori della serietà e dell’onestà ai miei figli così come ai miei dipendenti. Per noi è stato normale – conclude – basta mettersi nei panni degli altri. Che avrei fatto io se avessi perso tutto, soldi e biglietti, mentre ero a Zurigo?».
“I miei figli mi hanno detto che persone come voi sono rare da trovare e hanno ragione – scrive ancora D’Avola nella sua mail – Anche io non avevo mai trovato persone corrette e oneste come voi”.
Insomma anche in tempi in cui il dio denaro regola la vita di tutti, fa bene sapere che c’è ancora chi resiste alle tentazioni grazie ai buoni sentimenti.