Bondage e sesso estremo: quando il gioco erotico può diventare pericoloso
Il bondage è una pratica sessuale di antica origine giapponese (shibari), caratterizzata da un gioco di potere e sottomissione in cui possono essere utilizzati metodi di immobilizzazione, sospensione e legamenti realizzati con corde, bavagli e cellophan.
Attraverso la lettura su internet di alcuni commenti scritti da coloro che praticano tale attività, sembra che il Bondage consenta a chi lo esercita (sia che esso abbia il ruolo di dominante che di sottomesso) di poter raggiungere un elevato senso di piacere e di coinvolgimento emotivo senza che la propria salute, fisica e psicologica, venga messa in pericolo.
In questo senso i cultori del BDSM (acronimo di Bondage & Discipline, Domination & submission, Sadomasochism)considerano il loro gioco “SSC” – ovvero Sano, Sicuro e Consensuale – a differenza del Sadomaso associato invece alla violenza ed alla sopraffazione.
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Infatti, chi pratica il BDSM, firma un contratto, condiviso da entrambi i partner, in cui vengono sottoscritte le regole da adottare per rendere il gioco sano e sicuro; tra queste, per esempio, la “parola di sicurezza” che il sottomesso deve pronunciare quando vuole che il dominante interrompa l’attività, in quanto la sua azione può aver raggiunto l’apice e dunque essere pericolosa per la vita.
Se alcuni considerano tale pratica sessuale la manifestazione di un disturbo psicopatologico, di contro, secondo uno studio della Tilburg University, sembra invece evidenziarsi che chi pratica giochi erotici basati sulla dominazione e sottomissione, viva un maggiore benessere psicologico, mostrandosi socialmente più estroverso e meno ansioso, rispetto a chi pratica una vita erotica convenzionale e abitudinaria.
Sebbene la pratica del bondage possa stimolare in maniera sana la vita erotica di una coppia – quando praticato in assoluta sicurezza e da persone pienamente consapevoli e consenzienti – è pur vero che, essendo una tecnica in cui si utilizzano corde che vanno ad agire sulle terminazioni nervose e sulla circolazione del sangue, comprende un certo livello di rischio e può divenire un gioco pericoloso, anche per la vita.
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Esiste una pratica sessuale estrema chiamata “breath play” (gioco del respiro) che consiste nel provare uno stato di apnea temporanea attraverso il soffocamento, che viene interrotto prima di divenire pericoloso.
È indubbio che, nonostante ci si possa fidare della persona con cui si effettua il gioco e sebbene vengano prima concordate regole di sicurezza, tale pratica sia altamente pericolosa per la vita perché difficilmente controllabile sia dal sottomesso (che potrebbe non riconoscere i propri limiti) che dal dominatore (che potrebbe non essere tempestivo nello slegamento delle corde).
il fine ultimo di tali giochi erotici è quello di provare sensazioni reciproche di dolore e piacere sessuale; nel cervello, infatti, le aree di piacere e dolore sono molto vicine e la stimolazione di una delle due aree può incidere nell’attivazione dell’altra.
In conclusione, la sessualità spinta può essere presente anche in persone psicologicamente sane ma diviene patologica quando tali comportamenti sessuali divengono necessari per provare eccitamento sessuale, conducono a comportamenti contro la legge, coinvolgono persone non consenzienti e danneggiano le relazioni interpersonali.
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