La tragedia (sportiva) è consumata. Il Catania vince lo scontro diretto di Bologna ma per via degli altri risultati a Cagliari e Reggio Emilia, retrocede aritmeticamente in Serie B trascinandosi anche i rossoblù. Un epilogo amaro, amarissimo per i migliaia accorsi in Emilia a tenere accesa la speranza.
Soprattutto se si considera la vittoria tanto cercata ed arrivata nonostante l’uomo in meno e la grande sofferenza. Ma resta da sottolineare come il risveglio tardivo dei rossazzurri abbia pregiudicato tutto. Una salvezza che sarebbe stata a portata di mano visti gli scarsi risultati delle concorrenti (salve a 33 punti e non a 40 come solitamente accade).
Il racconto della drammatica giornata del Dall’Ara comincia proprio con la speranza dei migliaia accorsi a sostenere gli etnei in ogni modo. Dall’altra parte però grande sostegno anche per i rossoblù che in caso di vittoria terrebbero pure accesa la speranza nonostante il punto in meno del Chievo. Pellegrino sceglie la stessa formazione che ha battuto la Roma mentre Ballardini ritrova Lazaros e affianca Kone a Bianchi. Il Catania è più reattivo e al 18esimo passa con una punizione di Monzon. Inizia la pressione psicologica per i padroni di casa che adesso devono inseguire. Il macigno per i rossazzurri si presenta alla mezzora visto che Peruzzi già ammonito si fa espellere per un fallo su Lazaros. Un’ora in dieci sa di impresa ed in effetti i rossazzurri si compattano e si preparano alla battaglia.
Ballardini le prova tutte, dentro Cristaldo una punta ed Ibson una trequartista ma è Frison ad ergersi a protagonista assoluto dicendo no ai vari Bianchi, Lazaros ed Ibson. I rossazzurri provano a tenere senza però riuscire a pungere fino a quando Morleo trova un gran sinistro da fuori che decreta il pareggio. Orecchie attaccate alla radiolina che dice prima vantaggio Sassuolo, poi pareggio Genoa, infine definitivamente vittoria neroverde. Ma il risultato peggiore è il vantaggio del Chievo a Cagliari con Dainelli. A poco più di dieci minuti arriva l’episodio contestato. Proteste per un fallo di Rinaudo su Morleo, contropiede etneo e Bergessio fulmina Curci. E’ il 2-1 che però manda in B sia il Catania che il Bologna. Troppi i 4 punti dal Chievo. E così finirà. Una delusione doppia al Dall’Ara che versa lacrime in una curva e nell’altra. Per il Catania qualche applauso ma anche tanta rabbia per ciò che poteva essere e non è stato.
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