Blitz della Forestale contro l’abbandono selvaggio di rifiuti
Blitz della Forestale. Sono stati incastrati dalle riprese di telecamere nascoste, piazzate dal Corpo Forestale della Regione Siciliana in via Emanuele Paternò, nel tratto che costeggia il fiume Oreto a Palermo. I titolari di tre esercizi commerciali della zona – P.F di 27 anni, C.L. di 50 anni e S.A. di 37 anni – sono stati deferiti per raccolta, trasporto e abbandono selvaggio di rifiuti all’autorità giudiziaria che ha disposto anche il sequestro dei mezzi delle loro aziende.
Blitz della Forestale, sanzioni per diversi cittadini sorpresi ad abbandonare rifiuti, mobili e resti di potatura in maniera selvaggia
Sono state, inoltre elevate, diverse sanzioni amministrative a carico di privati cittadini che, al pari dei tre commercianti, avevano abbandonato in maniera selvaggia rifiuti di ogni genere: materassi, frigoriferi, sedie, mobili, ma anche sfabbricidi e sfalci di potatura. Un uomo di 35 anni – P.A. – è stato invece sorpreso a incendiare i rifiuti.
Gli agenti del distaccamento Palermo-Villagrazia della Forestale, coordinati dall’ispettore Salvatore Di Lorenzo, hanno individuato – in corrispondenza della cartiera che si trova nella borgata Guadagna del capoluogo – quella che era diventata una vera e propria discarica a cielo aperto grazie alla segnalazione di alcuni residenti. Di concerto con la procura della Repubblica sono immediatamente scattati alcuni servizi di osservazione in abiti civili e auto civetta, con l’ausilio di riprese video autorizzate dal pubblico ministero Laura Siani.
«Non bisogna dare tregua – sottolinea il governatore Nello Musumeci – a questi soggetti privi di scrupoli che con la loro scelleratezza ammorbano il territorio dell’Isola, provocando un pesante degrado ambientale. Anche sotto questo profilo, la costante attività di controllo degli uomini del nostro Corpo forestale continua a produrre risultati meritevoli di grande apprezzamento, così come meritevoli sono le segnalazioni che provengono da parte dei cittadini. La nostra terra, ripeto, ha bisogno assolutamente di una nuova coscienza civica se vuole assicurarsi un futuro migliore».