Blitz antimafia a Partinico, 81 misure cautelari: tra loro una “pentita”

Un blitz dei carabinieri del Comando provinciale di Palermo e della Direzione Investigativa Antimafia ha portato al fermo di 81 persone tutte raggiunte da un’ordinanza di custodia cautelare con l’accusa di associazione mafiosa, concorso esterno in associazione mafiosa, associazione finalizzata al traffico di droga, reati in materia di armi, estorsione e corruzione.

Nello specifico sono finite in carcere in 63, 18 agli arresti domiciliari e 4 sottoposte a obblighi di dimora e presentazione alla polizia giudiziaria.

L’inchiesta nasce da accertamenti avviati dai carabinieri della Compagnia di Partinico nel novembre 2017 su Ottavio Lo Cricchio, imprenditore del settore vinicolo, e Michele Vitale, esponente della famiglia mafiosa dei Vitale, storici capi del mandamento mafioso di Partinico.  

Tra gli arrestati figura infatti Giusy Vitale (ex collaboratrice di giustizia), sorella dei capi del mandamento mafioso di Partinico Leonardo e Vito. La Vitale era alla guida del clan dopo la detenzione dei fratelli Leonardo e Vito, e poi avrebbe deciso di collaborare con la giustizia, ma per i pm la donna sarebbe al centro di un grosso traffico di droga. Con lei sono stati arrestati anche la sorella Antonina e il nipote Michele Casarrubia.

Disarticolate inoltre 5 organizzazioni di trafficanti di stupefacenti i cui componenti sono accusati di produzione e traffico di marijuana cocaina e hashish, ma anche di reati in materia di armi e contro la pubblica amministrazione come la corruzione di un agente della polizia penitenziaria in servizio presso il carcere Pagliarelli di Palermo.

“Apprezzamento all’Arma dei Carabinieri ed alla Direzione distrettuale antimafia per la vastità dell’inchiesta volta a scardinare attività’, interessi ed intrecci criminali legati al traffico di droga tra clan mafiosi di diverse regioni”. Lo ha dichiarato il sindaco, Leoluca Orlando.

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