PALERMO -Si riapre la questione dell’approvazione del bilancio regionale: il procuratore generale Pino Zingale ha annunciato ricorso.
Lo scorso 19 luglio la Corte dei Conti aveva rigettato la proposta di bocciatura del bilancio consuntivo 2016, avanzata dal procuratore generale Pino Zingale. I giudici contabili avevano dato il via libera alla parifica di bilancio, nonostante la Procura della Corte dei conti, lo scorso 30 giugno, avesse espressamente chiesto la non approvazione, a causa di alcune irregolarità. L’unica anomalia che avevano riscontrato era stata unica il fondo per la partecipate.
La decisione della Corte dei Conti aveva fin da subito infiammato gli animi dell’opposizione, sopratutto dopo le dichiarazioni del governatore Crocetta: “Il nostro governo ha salvato la Sicilia e ne siamo orgogliosi. In questi anni abbiamo fatto uno straordinario lavoro di risanamento, portando un bilancio che nel 2016 presentava un disavanzo di meno 2 miliardi di euro e oltre 2 miliardi e 700 milioni di euro di debiti non pagati, in una situazione in cui negli ultimi tre anni si è avuto oltre 1 miliardo di avanzo, dopo aver pagato i fornitori”.
Zingale ha annunciato che impugnerà il giudizio di parifica del bilancio regionale. , deciso lo scorso 19 luglio dai giudici contabili. Dopo l’impugnativa del procuratore generale, la palla passa alla Corte dei Conti di Rome, dove il caso passerà all’esame delle sezioni unite.
Sulla decisione di Zingale, sono intervenuti gli esponenti di Forza Italia. Per Marco Falcone, capogruppo all’Ars «La posizione del procuratore generale è l’ennesima certificazione di tutta la fragilità delle politiche finanziarie dell’attuale esecutivo regionale e conferma tutti i dubbi evidenziati da Forza Italia sulla regolarità dei conti della Regione Siciliana».
«In effetti – ha aggiunto l’europarlamentare di Forza Italia Salvo Pogliese – gli sbandierati annunci di risanamento e di riordino della contabilità della Regione mostrano tutti i loro limiti. Saremo noi, al prossimo governo, a compiere una vera operazione verità e a rilanciare le politiche finanziarie e di sviluppo della Regione».
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