Bilancio consolidato bocciato al Comune di Palermo: le reazioni

Il bilancio consolidato non ha superato la votazione del Consiglio questa mattina a Palermo: un’avvisaglia pericolosa della risicata e traballante maggioranza della giunta Orlando.

Presenti alla votazione 26 consiglieri: 13 i voti a favore, 4 quelli contrari e nove astenuti. La seduta è stata sospesa subito dopo la votazione e ovviamente le forze di opposizione hanno subito chiesto le dimissioni.

“La bocciatura del Bilancio consolidato 2019 rimbomba come il crollo di una ormai da tempo inesistente “maggioranza” a Sala delle Lapidi” dichiara Rosalia Viviana Lo Monaco, capogruppo del Movimento 5 Stelle.

“A nulla sono valsi i nostri numerosi appelli rispetto alle risposte concrete che la città attende da troppi anni.

I continui cambi di casacca finalizzati esclusivamente a logiche di opportunità politica hanno rappresentato un vero abuso nei confronti della fiducia attribuita dai palermitani nel 2017 a un’idea di Amministrazione capace di affrontare e risolvere gli annosi problemi che affliggono i cittadini, dal centro alle periferie.

Le diatribe interne, condite da indolenza e mancato interesse della maggioranza, si traducono in assenze che segnano in modo irreversibile l’attività del Consiglio Comunale della quinta città d’Italia. Ancora una volta, assistiamo alla sfiducia della maggioranza dell’Aula al sindaco Orlando. Forse sarebbe il caso che egli stesso ne traesse le opportune conseguenze” conclude Lo Monaco.

Il capogruppo della Lega in Consiglio comunale, Igor Gelarda attacca dicendo: “La maggioranza di Orlando non esiste più neanche per approvare uno degli atti più importanti del Consiglio Comunale. 
Il bilancio consolidato del Comune di Palermo è stato infatti  appena bocciato dal consiglio comunale. Su 26 presenti solo in 13 l’hanno votato favorevole, su una maggioranza ipotetica di 21 ne mancavano 8 a dare sostegno al sindaco Orlando.  Una vergogna inaudita che dimostra solo che il sindaco Orlando non ha più i numeri per governare e farebbe bene a dimettersi immediatamente per il bene della città”.

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