Bancomat, ora c’è il nuovo limite al prelievo: fai prima a tenerti i soldi a casa | Non prendere di più che ti becchi i controlli del Fisco

Bancomat
Bancomat – fonte Instagram – sicilianews24.it

Oramai conviene non utilizzare più il contante e preferire il pagamento con carta.

Il pagamento in contanti offre un’immediatezza che lo rende ancora oggi il metodo preferito per piccole spese quotidiane. Non richiede strumenti tecnologici, è accettato ovunque e garantisce anonimato nelle transazioni. Tuttavia, presenta limiti come la difficoltà di gestione per importi elevati, il rischio di furti e la mancanza di tracciabilità, un aspetto che può incentivare l’evasione fiscale.

L’uso della carta, sia di debito che di credito, garantisce maggiore sicurezza rispetto al contante, riducendo il rischio di smarrimento o furto. Inoltre, permette di tenere traccia delle spese in modo dettagliato, facilitando la gestione del bilancio personale. Le carte di credito offrono anche la possibilità di rateizzare i pagamenti, ma comportano il rischio di accumulare debiti e interessi elevati.

Uno svantaggio del pagamento elettronico è la presenza di commissioni per esercenti e consumatori, che possono incidere sui piccoli acquisti. Inoltre, non tutti i negozi accettano carte, specialmente per importi minimi o in località meno sviluppate. D’altra parte, molti esercizi offrono sconti e cashback per incentivare i pagamenti digitali.

Con la digitalizzazione in crescita, i pagamenti elettronici sono sempre più diffusi, supportati anche dai governi per contrastare l’evasione fiscale. Tuttavia, il contante mantiene un ruolo fondamentale per chi preferisce un metodo immediato e senza vincoli tecnologici. La scelta tra contante e carta dipende quindi dalle esigenze personali e dal contesto economico.

Limite ai pagamenti in contanti

La Legge di Bilancio 2025 conferma il limite di 5.000 euro per i pagamenti in contanti, in continuità con quanto stabilito per il 2024. Sarà quindi possibile effettuare transazioni fino a 4.999,99 euro in contanti, mentre anche un solo centesimo in più renderà obbligatorio l’utilizzo di uno strumento tracciabile, come bonifico, assegno non trasferibile o vaglia. Questo limite non può essere aggirato suddividendo il pagamento in più tranche ravvicinate.

Se si desidera effettuare un pagamento superiore alla soglia, è consentito combinare 4.999,99 euro in contanti con il resto tramite un metodo tracciabile. In Europa, il limite massimo consentito per i pagamenti in contanti è fissato a 10.000 euro, soglia che i Paesi UE dovranno adottare entro il 10 luglio 2027. Tuttavia, i singoli Stati potranno scegliere di applicare limiti inferiori.

Soldi
Soldi – fonte pexels – sicilianews24.it

Controlli e segnalazioni

Attualmente, transazioni sopra i 10.000 euro effettuate su conti correnti possono essere oggetto di segnalazione all’Unità di Informazione Finanziaria. Inoltre, somme superiori a 10.000 euro non dichiarate alla dogana europea possono comportare verifiche e sanzioni.

Chi effettua un pagamento oltre il massimo consentito rischia una multa amministrativa che va da 1.000 a 50.000 euro. Per importi superiori a 250.000 euro, la sanzione parte da 5.000 euro e varia in base all’ammontare, alla modalità dello scambio e alla finalità della transazione. Anche chi riceve l’importo illecito può incorrere in sanzioni, con ulteriori aggravamenti per chi è soggetto a obbligo di segnalazione.