Ancora una tragedia, ancora una vita spezzata su quel tratto di strada che sembra non dare scampo ai pedoni. Il recente incidente che ha coinvolto il 66enne Antonino Cangemi è solo l’ultimo capitolo di una serie di morti che gravano sulla coscienza della città e delle istituzioni. Il viale Regione Siciliana, in corrispondenza dell’incrocio con via Perpignano, continua a mietere vittime, confermandosi una delle aree più pericolose per i pedoni a Palermo.
Il problema è noto da anni, e la lista delle vittime, purtroppo, cresce. Oggi siamo a quattordici persone, tra cui il giovanissimo Agostino Cardovino, scomparso nel 2020 a soli 17 anni. La situazione è sotto gli occhi di tutti: una strada che taglia a metà quartieri popolari, marciapiedi inadeguati, semafori insufficienti e un traffico che sfreccia senza sosta. Ma a nessuno sembra importare.
Ogni giorno mamme con passeggini, ragazzi, anziani, persone con disabilità, lavoratori, tutti si trovano a sfidare la sorte attraversando questo tratto di strada. Il semaforo, anziché essere un alleato, sembra essere quasi un intralcio: i tempi di attesa sono lunghi e quelli per l’attraversamento troppo brevi per garantire un passaggio sicuro. Le radici dei pini e le asperità del manto stradale rendono il cammino ancora più difficoltoso, aumentando il rischio di incidenti.
Negli anni si sono susseguiti progetti, promesse, proposte e, puntualmente, inadempienze. Autovelox, limiti di velocità e segnaletica sono stati implementati ma non risolvono la vera problematica. Nel 2020, In Progress aveva proposto l’installazione di un sovrappasso pedonale, una struttura semplice ma funzionale, che avrebbe garantito la sicurezza dei pedoni. La proposta, rimasta inascoltata, è tornata di attualità con l’aumento delle vittime.
La nostra idea prevede una struttura leggera e funzionale, che possa essere provvisoria ma anche adattabile come soluzione definitiva. Due campate in acciaio, con accessi protetti e comodi per tutti, montascale per le persone con disabilità e la possibilità, eventualmente, di installare ascensori. Un’opera rapida da realizzare e facilmente smontabile qualora, un giorno, si decidesse finalmente di costruire il tanto atteso sottopasso.
L’immobilismo e l’incuria non sono più tollerabili. Le vittime non possono essere il prezzo da pagare per la lentezza burocratica o per la mancanza di fondi. Chiediamo un intervento urgente e definitivo, un impegno serio e concreto per ripensare la viabilità di via Perpignano e della circonvallazione stessa. Che si tratti di un attraversamento protetto, di un sottopasso, di un sovrappasso stabile o di misure concrete per rallentare il traffico, è ora di agire.
In Progress rinnova la propria disponibilità a collaborare con le istituzioni, mettendo a disposizione le proprie competenze e idee. Se al Comune serve una mano, noi siamo pronti a offrirla, perché la sicurezza non può aspettare. Non vogliamo che altre vite vadano perse su quella striscia di asfalto, impregnata, ormai, di troppi sacrifici umani.
fonte: siciliainprogress
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