I deputati regionali dovranno rendere pubblica anche la situazione patrimoniale e la dichiarazione dei redditi del coniuge non separato, dei figli e dei parenti entro il secondo grado. Lo prevede un decreto del presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone, che ha esteso all’ordinamento interno dell’Ars le norme contenute nel decreto legislativo 33 del 14 marzo scorso in merito al “riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”.
“Il decreto legislativo 33 – spiega Ardizzone – è una grande riforma economico-sociale, che, ai sensi dello Statuto speciale della Regione, trova immediata applicazione in Sicilia, quantomeno per le cariche di governo, fino a quando la Regione non avrà legiferato al riguardo. Pur tuttavia, ho ritenuto necessario estendere lo stesso meccanismo di trasparenza anche all’Assemblea regionale”.
Il recepimento della nuova normativa, che integra gli obblighi di pubblicità della situazione patrimoniale dei deputati, già previsti dalla legge regionale 128 del 1982, si inserisce nel percorso di trasparenza avviato dal presidente Ardizzone all’atto del suo insediamento a dicembre scorso e che ha già riguardato la pubblicazione delle consulenze affidate dai componenti il Consiglio di presidenza.
Le dichiarazioni verranno inserite sul sito web dell’Ars. La pubblicazione della situazione patrimoniale dei deputati dovrà avvenire anche nei tre anni successivi alla cessazione del mandato; quella dei parenti, disponibile solo se gli stessi vi consentano, invece, cesserà al termine del mandato. Il decreto di Ardizzone verrà ratificato dal Consiglio di Presidenza dell’Ars, nella prima seduta utile.